Quali sono i cibi ricchi di nitrati?
Sicuramente li avete sentiti nominare spesso: vediamo in quali alimenti si trovano maggiormente i nitrati e perché limitarli
Se ne sente parlare spesso: i nitrati (così come i nitriti) possono far sorgere dei dubbi. Sono pericolosi? Qual è la dose giornaliera che se ne può assumere ma, soprattutto, in quali alimenti sono contenuti? Facciamo chiarezza.
Nitrati, cosa sono?
Cosa sono i nitrati in medicina? Semplicemente dei composti organici costituiti da azoto e ossigeno.
A livello industriale, possono essere utilizzati per conservare il colore rosso della carne, per evitare che alcuni alimenti vengano intaccati dal botulino e così via.Sono pericolosi? In realtà, una volta ingeriti, i nitrati, vengono convertiti in ammoniaca dal nostro corpo e smaltiti.
Di per sé, quindi, non sono temibili e non devono essere demonizzati così come avviene per molte altre sostanze.
Tuttavia, possono essere convertiti in nitrosammine, ovvero composti cancerogeni che possono potenzialmente aumentare l’insorgenza di tumori gastrici e all’esofago.
Alimenti ricchi di nitrati
I nitrati sono contenuti naturalmente in parecchi alimenti. Tra questi ci sono le verdure, specie quelle a foglia verde (basti pensare alle biete, alla rucola ed agli spinaci).
Esiste una tabella relativa al contenuto dei nitrati nelle verdure: sintetizzandola, si evincono tali dati:
- Rucola, Sedano, Valerianella, Ravanello, Spinacio, Lattughe, Bietola contengono più di 2500 Nitrati mg/kg
- Cicoria, Finocchio, Prezzemolo, Scarola, Indivia da 1000 a 2500
- Cavoli, Cime di rapa, Radicchio da 500 a 1000
- Carciofo, Patata, Cavolfiore, Ortaggi da frutto e Carote uguale o inferiori a 500
Ma non solo: i nitrati si trovano anche nell’acqua che beviamo tutti i giorni. In questo caso, però, la loro origine non è del tutto naturale. Gran parte di essi deriva dall’utilizzo di fertilizzanti, dai rifiuti industriali e casalinghi e così via. Ci sono poi anche i sali di nitrati, che vengono utilizzati nella stagionatura della carne: per tale motivo esistono dei limiti per nitriti e nitrati nei salumi stabiliti dalla legge.
In via generale, per evitare possibili rischi, è bene ridurre il consumo di questi ultimi e delle carni, specie quando provengono dagli allevamenti intensivi. Cercando di variare quanto più possibile il tipo di alimentazione alternando cereali, verdure, frutta, etc. limiterete i pericoli.
Fonte | Ilsalvagente