Diabete, scoperto il ruolo dei batteri dell’intestino
Anche i batteri dell'intestino contribuiscono allo sviluppo del diabete, ma l'alimentazione aiuta a contrastare la loro azione
I batteri presenti nell’intestino possono contribuire allo sviluppo del diabete. A suggerirlo è uno studio condotto sui topi dai ricercatori dell’Inserm (Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale) di Tolosa, pubblicato sulla rivista Gut, che ha anche dimostrato che un’alimentazione opportuna può impedire lo sviluppo di questo problema metabolico proprio agendo su questi batteri.
Gli autori della ricerca hanno nutrito i topi con un’alimentazione ricca di grassi per tre mesi. Questo tipo di dieta, nota per la capacità di causare problemi nel metabolismo, ha portato allo sviluppo del diabete nella maggior parte degli animali. Tuttavia, al termine dei tre mesi alcuni topi non sono diventati diabetici. L’analisi della flora intestinale ha svelato che mentre negli animali che hanno sviluppato il diabete erano presenti molti batteri del tipo “batteroidi”, i più presenti nei topi non diabetici erano del tipo “firmicuti”. Non solo, aggiungendo alla dieta delle fibre alimentari (in particolare i cosiddetti gluco-oligosaccaridi) i ricercatori sono riusciti a modificare la flora intestinale e a rendere il metabolismo dei topi più simile a quello degli animali non diabetici.
Questi risultati indicano che, indipendentemente dal regime alimentare, dal sesso, dall’età e dalla predisposizione genetica di ogni singolo individuo, i batteri presenti nell’intestino potrebbero modificare il metabolismo in modo da aumentare il rischio di diabete e di altri disturbi metabolici.