Benessereblog Benessere Oggi è la Giornata Mondiale della Lentezza: il decalogo per rallentare al lavoro

Oggi è la Giornata Mondiale della Lentezza: il decalogo per rallentare al lavoro

Oggi è la Giornata Mondiale della Lentezza.

Oggi è la Giornata Mondiale della Lentezza: il decalogo per rallentare al lavoro

Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Lentezza, per ricordarci di come i ritmi frenetici della nostra vita possano in realtà essere dannosi: trovare spazio per se stessi, capire come fare per rallentare, nella vita privata e al lavoro, è di fondamentale importanza.

Marina Osnaghi, Master Certified Coach in Italia, spiega:

[quote layout=”big”]Mediante la lentezza possiamo esplorare quello che ci succede qui e ora, incentivando il cervello a capire cosa sta accadendo, a focalizzare le forze con maggiore efficacia e a costruire piani di azione logici che portino soluzioni concrete. Sono solo 5 minuti di lentezza, ma sono decisivi per il resto della giornata. [/quote]

Ecco, allora, il suo decalogo:

FASE 1: PONDERAZIONE

1. Concedersi il tempo di ponderare
2. Fare l’inventario della propria situazione
3. Stilare l’elenco degli elementi a favore e di quelli a sfavore
4. Sintetizzare la situazione
5. Scegliere un obiettivo
6. Stabilire il piano d’azione

FASE 2: PIANO D’AZIONE

7. Co-Working: capire come farsi aiutare dagli altri
8. Valutare le risorse a disposizione
9. Prendere l’iniziativa
10. Valutare i risultati per capire se cambiare direzione

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Disturbo da disformismo corporeo, sintomi e cause
Psicologia

Il dismorfismo corporeo è un disturbo psicologico caratterizzato da una preoccupazione eccessiva per una presunta imperfezione o difetto nel proprio aspetto fisico, che causa significativo disagio e interferisce con la vita quotidiana. I sintomi possono includere comportamenti ripetitivi, come il controllo dello specchio, la comparazione con gli altri e l’uso eccessivo di trucco per nascondere il difetto percepito. Le cause possono comprendere fattori biologici, psicologici e ambientali.