Arance rosse siciliane per snellire il girovita e contrastare l’obesità
Le proprietà nascoste, ora non più, delle arance rosse di Sicilia.
Un’arancia ci snellirà il girovita, aiutandoci a contrastare l’obesità che ormai dilaga come un’epidemia nei Paesi occidentali. A patto che sia rossa e magari anche siciliana dell’Etna, sono le migliori. A dirlo è un recente studio condotto da un’équipe di ricercatori inglesi del John Innes Centre di Norwich, in collaborazione con i colleghi italiani del Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee di Acireale, nell’ambito del progetto europeo Athena.
Lo studio ha appurato che le antocianine contenute nelle arance rosse svolgono un’importante azione di contrasto dell’accumulo di grasso per via dell’alto potere antiossidante. Proprietà salutari che nelle arance bionde sono meno spiccate. Dal momento che le arance bionde sono però quelle più diffuse, le preferite dai consumatori, i ricercatori stanno pensando di modificarle geneticamente per ottenere una varietà che contenga le proprietà di quelle rosse.
A contare per le proprietà salutari delle arance sono le condizioni climatiche. Le arance che crescono nell’area dell’Etna sono infatti più ricche in antocianine. A produrle, secondo i ricercatori, è il gene Ruby, presente sia nelle arance rosse che nelle arance bionde. Nelle arance rosse, però, è affiancato da sequenze del DNA denominate retrotrasposoni, presenti anche nelle bionde ma non altrettanto attivi. Nelle arance rosse uno specifico retrotrasposone conduce infatti alla produzione di livelli elevati di antocianine.
Spiega la dottoressa Cathie Martin del John Innes Centre:
Diversi studi hanno dimostrato che un consumo di succo di arance rosse riduce lo stress ossidativo nei pazienti diabetici, protegge il DNA dal danno ossidativo e può ridurre i fattori di rischio cardiovascolari nella stessa misura in cui avviene con altri cibi ricchi di antocianine. È chiaro quindi che le arance rosse rappresentano una risorsa importante per la salute e la prevenzione delle malattie.
Via | John Innes Centre
Foto | Flickr