HIV: in Italia il 15% dei portatori non ne è consapevole
Fra i malati di HIV, in Italia, una persona su due lo scopre troppo tardi. Ecco cosa spiegano gli esperti della SIMIT.
In occasione del XV Congresso Nazionale SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – tenutosi nei giorni si è parlato della diffusione dell’Hiv, ed è emerso un dato allarmante, ovvero che, in Italia, il 15% dei portatori dell’infezione non è consapevole di esserlo. Inoltre, gli esperti fanno sapere che un italiano su due scopre troppo tardi di essere affetto da questa condizione. É per questa ragione che la SIMIT e il Ministero della Sanità si sono impegnati nella realizzazione di una serie di linee guida, create per fornire una corretta informazione e favorire così una maggiore prevenzione.
Solo nel nostro Paese, sarebbero infatti più di 90.000 le persone che si trovano attualmente in terapia o in contatto con i centri specializzati. Altre 20.000/30.000 potrebbero non essere consapevoli dell’infezione, e delle circa 4.000 nuove diagnosi registrate ogni anno, più della metà avverrebbe quando l’infezione è già ad uno stadio avanzato. Fra le regioni italiane maggiormente colpite da questa preoccupante situazione, troviamo al primo posto la Lombardia, seguita da Lazio, Emilia Romagna e Liguria.
Detto ciò, gli esperti fanno sapere che, grazie alle terapie, la mortalità causata da HIV/AIDS sarebbe significativamente diminuita, ma purtroppo la malattia non è stata ancora sconfitta, e alla sospensione della terapia segue generalmente una ripresa della sua progressione.
Gli esperti sottolineano inoltre che nel nostro Paese, nella maggior parte dei casi, le nuove diagnosi di infezione da HIV sono collegate a rapporti sessuali non protetti (84.1% de casi segnalati), e che il 37% degli italiani non si è mai sottoposto al test HIV, il 5% delle persone con HIV non lo avrebbero mai detto al partner, il 40% non lo avrebbe rivelato ai familiari, e infine il 74% non lo avrebbe rivelato nel contesto lavorativo.