Consigli per riposare meglio
Se il riposo non è di buona qualità ci sentiremo più stanchi una volta svegli di quando siamo andati a dormire. Ecco qualche buona abitudine
Riposare alla fine di una giornata non è tutto quel che conta per ricaricare le pile. Se il riposo non è di buona qualità ci sentiremo più stanchi una volta svegli di quando siamo andati a dormire. Ecco perché è importante adottare una serie di buone abitudini che migliorano il riposo e la qualità del sonno, favorendo il miglior recupero fisico e mentale.
Prima di tutto bisogna curare l’ambiente nel quale riposiamo, che deve essere sano e adatto al riposo. I mobili devono essere funzionali, il letto comodo, naturalmente. La temperatura della camera dev’essere non troppo calda, confortevole senza essere fredda. Il cuscino va scelto con estrema cura. I colori e le luci dell’ambiente, che dev’essere il meno possibile rumoroso, saranno pacati.
Qualcuno preferisce addormentarsi con il rumore di fondo della radio o della tv ma ciò non aiuta la qualità del riposo, perché rimarrà un disturbo, per quanto in apparenza non avvertito. Gli schermi accesi di pc e tv inoltre non favoriscono il riposo. Lo stesso vale per la luce. Anche se siamo spesso abituati a dormire con le luci accese o a lasciar entrare la luce naturale o artificiale dalla strada, sarebbe meglio preservare l’ambiente del riposo dalle luci almeno per un certo numero di ore, per favorire il sonno.
Fondamentale nel riposo anche la posizione sul letto. La posizione migliore per riposare meglio è quella su un fianco, purché il cuscino sia abbastanza alto da sostenere il collo mantenendo la colonna bene eretta. Molte posizioni invece prevedono una postura poco naturale della colonna e dunque provocano dolori e dolorini che al risveglio ci fanno sentire come se non avessimo riposato affatto. Anche dormire a faccia in su è una buona opzione ma per chi russa e specialmente per chi dorme accanto non è la posizione migliore.
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