Twitter utile per i monitorare i vaccini
Rilevando i tweet che parlavano del vaccino un ricercatore ha valutato quali fossero gli atteggiamenti delle persone nei suoi confronti
Abbiamo scoperto che su Twitter si svela di noi assai più di quanto non sembriamo voler confidare e dello strumento sociale tra i più utilizzati del momento ci si è serviti per analizzare i cicli dell’umore intorno al mondo. Uno scienziato della Penn State University ne ha compreso la portata anche per analizzare la diffusione di una malattia e la risposta al vaccino. Ha studiato questo aspetto a proposito del vaccino H1N1.
Rilevando i tweet che parlavano del vaccino ha valutato quali fossero gli atteggiamenti delle persone nei suoi confronti, il grado di fiducia, la sua conseguente diffusione o il fallimento. Ha raccolti quasi 500.000 status usando la parola chiave “vaccinazione” nell’arco temporale compreso fra l’agosto del 2009, quando venne diffusa la notizia dell’arrivo del vaccino, e il gennaio del 2010.
Ha poi valutato gli umori emersi dalle opinioni a proposito del vaccino diffuso per contrastare l’influenza suina che ha terrorizzato il mondo intero. Lo ha fatto attraverso un algoritmo in grado di elaborare i dati secondo un segno positivo, negativo o neutro. La regione che ha risposto meglio al vaccino è stato il New England, con il più alto tasso di vaccinazione.
Questo lavoro conduce a nuove possibilità nella pianificazione di campagne educative mirate alla prevenzione e nella panificazione strategica di iniziative di salute pubblica, ha spiegato il ricercatore. Interessante, non trovate? Forse un po’ meno che si servano delle nostre esternazioni personali, benché pubblicate alla mercé di chiunque.
Via | Agi
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