Benessere – Dove si vive meglio? Dal Pil al Bil
Il Benessere Interno Lordo
Dove si vive meglio, nel nostro Paese? E come si fa a stabilirlo? Da qualche tempo si tenta di sostituire – o meglio, di affiancare – quello che viene utilizzato come indicatore unico del benessere di una popolazione (il Prodotto Interno Lordo), con un altro indicatore, molto più complesso e importante: il Benessere Interno Lordo. Sembra una boutade, ma è una cosa molto seria. Perché star bene è importante. Ed è importante anche star bene in società.
Così, se altrove progetti valutativi del B.I.L. sono avanzati, in Italia si comincia a ragionare su quanto sia utile valutare il grado di benessere psico-sociale di una cominità. Così, è nato B.I.L.anciamo il futuro, un progetto che ha monitorato la qualità della vita su 21 località campione in tutta Italia.
Il risultato? Fra le località scelte dal progetto [ (Aglientu (OT), Brusson (AO), Campo Ligure (GE), Capua (CE), Fivizzano (MS), Fornovo (PR), Gromo (BG), Ladispoli (RM), Mondavio (PU), Monterosso Calabro (VV), Morciano di Leuca (LE), Navelli (AQ), Onna (AQ), Polcenigo (PN), Porto Tolle (RO), Quarna Sopra (VB), Sagron-Mis (TN), Termoli (CB), Torgiano (PG), Troina (EN) ], si vive meglio in Sardegna. Ad Aglientu, per la precisione. E la Nuova Sardegna lo racconta con un pizzico di motivato orgoglio.
Se il progetto aveva, per ora, un campione ridotto ed ha più che altro un valore simbolico, è evidente che il proprio benessere non possa fare a meno anche del benessere sociale, ovvero di tutto quel che riguarda le nostre interazioni con l’ambiente che ci circonda, con i colleghi di lavoro, con chi fa parte della nostra quotidianità e della nostra comunità. Il benessere del singolo, insomma, è inevitabilmente legato anche al benessere della collettività. E se pensiamo che secondo l’OCSE solo il 54% degli italiani è soddisfatto della propria vita, be’, abbiamo di che riflettere. (Un tentativo precedente era stato fatto su mandato de Il Sole 24 Ore nel 2009).