Obesità – Informare sulle calorie aiuta a tagliarle
Informare sul contenuto delle calorie aiuta a tagliare.
Non che ci volesse molto a supporlo, ma arriva uno studio americano pubblicato oggi su bmj.com (British Medical Journal) a raccontarcelo: se si informano i consumatori a proposito dei contenuti calorici dei loro pasti, accade il “miracolo” e i consumatori stessi saranno portati a diminuire le calorie che assumono.
Lo studio ha messo insieme i dati raccolti nella primavera del 2007 e in quella del 2009 (cioè, un anno prima e nove mesi dopo l’implementazione del regolamento che richiede alle catene di ristoranti di informare chiaramente a proposito dei contenuti energetici dei menù proposti), in 168 ristoranti delle 11 principali catene di fast food a New York durante l’ora di pranzo e ha coinvolto 7309 adulti intervistati nel 2007 e 8489 nel 2009. Se per il campione totale non si registra una variazione significativa rispetto all’apporto calorico assunto, colpisce il dato che riguarda
Le tre catene principali che costituiscono i fornitori del 42% del campione: da McDonald’s si è registrata una dimunuzione da 829 a 785 kcal. Au Bon Pain passa da 555 a 475. KFC da 927 a 868.
Tuttavia, solo il 15% del campione, per ora, ha dichiarato nel corso dell’intervista statistica di avvalersi dell’informativa. E a dimostrazione del fatto che questo conti, coloro che leggono le calorie dei loro pasti assumono in media 106 kcalorie in meno di quelli che, invece, non ci fanno caso.
Morale della favola: se oltre a essere obbligati a informare sui contenuti calorici delle loro pietanze, le catene di fast food dovessero farlo anche in maniera intensiva e molto penetrante dal punto di vista della comunicazione, è lecito ipotizzare che il consumo calorico diminuirebbe in maniera significativa.