Intolleranza al lattosio: quali cibi sono permessi.
Abbiamo già parlato qui dell’intolleranza al lattosio, zucchero principale del latte, sempre più diffusa in Italia, e della differenza tra intolleranza al lattosio e allergia alle proteine del latte. Oggi i preme precisare un altro punto riguardante lo stesso argomento e cioè se ci sono delle alternative valide per ci vuole continuare ad assumere questi […]
Abbiamo già parlato qui dell’intolleranza al lattosio, zucchero principale del latte, sempre più diffusa in Italia, e della differenza tra intolleranza al lattosio e allergia alle proteine del latte. Oggi i preme precisare un altro punto riguardante lo stesso argomento e cioè se ci sono delle alternative valide per ci vuole continuare ad assumere questi alimenti.
Ricordiamo innanzitutto che, chi è realmente intollerante al lattosio, non potrebbe assumere neanche il lattosio presente in tutti i formaggi molli o a pasta semi-dura. Sono permessi solo Grana, Parmigiano, pecorini e caprini, per motivi diversi tra loro. Naturalmente, sempre per un periodo di tempo determinato, e non per sempre, perché il calcio e la vitamina D contenuti nei prodotti caseari sono difficilmente sostituibili con altri alimenti.
A questo punto: quali sono le alternative? Ci sono altri tipi di latte e prodotti da esso derivati che si possono assumere. Tra i prodotti animali, ad esempio, il latte di capra, dal sapore molto deciso, e facilmente reperibile ormai, e il latte d’asina. Tra i latti vegetali: il più classico latte di soja, e di conseguenza yogurt e gelati da esso derivati, il latte di riso e d’avena, naturalmente molto più dolci del latte vaccino e il latte di kamut.
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