Quanta vitamina D si assume col cibo?
La vitamina D ha molteplici funzioni, ma in particolar modo risulta essere utile dopo una certa età (in genere dopo i 50 anni) e soprattutto alle donne che vanno in menopausa. La sua funzione è infatti legata a quella del calcio; ne aumenta la fissazione e ne diminuisce la mobilizzazione dal tessuto osseo, evitando l’osteoporosi.Tra […]
La vitamina D ha molteplici funzioni, ma in particolar modo risulta essere utile dopo una certa età (in genere dopo i 50 anni) e soprattutto alle donne che vanno in menopausa. La sua funzione è infatti legata a quella del calcio; ne aumenta la fissazione e ne diminuisce la mobilizzazione dal tessuto osseo, evitando l’osteoporosi.
Tra tutte le vitamine, però, ha un difetto: viene scarsamente assimilata con gli alimenti. Solo il 10% della vitamina D totale del nostro organismo è di derivazione alimentare. Il cibo a più alto contenuto di vitamina D è l’olio di fegato di merluzzo, seguito dall’anguilla.
Questi alimenti non sono però molto presenti nella nostra dieta quotidiana. Tra gli alimenti che si consumano più spesso, invece, abbiamo il salmone, le sardine, i funghi e le uova.
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