I nemici che possiamo incontrare in mare
Il mare, oltre ad essere distensivo, rinfrescante e rilassante, può a volte riservarci delle brutte sorprese, intese come delle creature acquatiche che non sempre sono piacevoli. I primi che ci vengono in mente sono sicuramente le meduse; il contatto con le loro cellule orticanti provoca una sorta di dermatite da contatto, facendo rigonfiare e arrossare […]
Il mare, oltre ad essere distensivo, rinfrescante e rilassante, può a volte riservarci delle brutte sorprese, intese come delle creature acquatiche che non sempre sono piacevoli. I primi che ci vengono in mente sono sicuramente le meduse; il contatto con le loro cellule orticanti provoca una sorta di dermatite da contatto, facendo rigonfiare e arrossare la zona interessata, con prurito e dolore annessi.
La tracina, o pesce ragno, vive invece affondata nella sabbia. La sua puntura è molto frequente e il contatto provoca un dolore violento e bruciante. In questo caso bisogna far fuoriuscire il veleno iniettato, schiacciando con le dita il punto colpito.
Il riccio di mare, cioè quella palla irta di spine lunghe e sottili, può provocare danni grazie appunto ai suoi aculei, che possono rimanere conficcati nella pelle, provocando irritazione ed infezioni. Per favorire l’estrazione, bisogna ammorbidire la pelle con olio o con acqua e sale.
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