Salumi e insaccati: una piramide nutrizionale per sceglierli meglio
Non c’è dieta che non demonizzi salumi e insaccati come deleteri per il buon successo dell’alimentazione controllata. Ma rinunciare a troppi alimenti, sottomettersi a tanti sacrifici, eliminare senza mezzi termini questo e quello è la via più sicura per fallire. È più utile invece conoscere valori nutrizionali e impatto di ciascun alimento sulla nostra dieta […]
Non c’è dieta che non demonizzi salumi e insaccati come deleteri per il buon successo dell’alimentazione controllata. Ma rinunciare a troppi alimenti, sottomettersi a tanti sacrifici, eliminare senza mezzi termini questo e quello è la via più sicura per fallire. È più utile invece conoscere valori nutrizionali e impatto di ciascun alimento sulla nostra dieta in modo da non dover rinunciare a nulla ma scegliere con consapevolezza cosa mangiare.
Vitonica suggerisce una piramide nutrizionale che pone alla base i salumi e gli insaccati con un minore contenuti di grassi e un minor grado di elaborazione che li rende più salutari rispetto ad altri che, salendo verso il vertice della piramide, sono invece più ricchi di grassi e sottoposti a processi di lavorazione che possono alterarne le proprietà nutrizionali migliori.
Le migliori scelte sono prosciutto crudo e cotto e porchetta, equiparati al petto di pollo o di tacchino. Via via salendo si passa a salsicce con carni magre e paté magro per finire con paté grassi, mortadella, salsicce classiche, sanguinaccio.