Chi lavora in open space rischia di ammalarsi di più
Non c’è più la stessa privacy, non ci si può concentrare allo stesso modo, non ti puoi permettere di fare una telefonata “privata” e – come se non bastasse – ci si ammala anche più spesso. Capita a chi lavora in open space, cioè grandi spazi dove si susseguono scrivanie e computer.La prima “malattia” che […]
Non c’è più la stessa privacy, non ci si può concentrare allo stesso modo, non ti puoi permettere di fare una telefonata “privata” e – come se non bastasse – ci si ammala anche più spesso. Capita a chi lavora in open space, cioè grandi spazi dove si susseguono scrivanie e computer.
La prima “malattia” che insorge quasi subito è lo stress specie di chi prima era abituato a lavorare in una stanza singola o con al massimo un’altra persona. Il fatto è che non si tratta solo di un problema del dipendente perchè lo stress ha ripercussioni anche sulla loro produttività, in calo del 20% negli ultimi anni.
Sentirsi “galline in batteria” può addirittura indurre impiegati, segretarie e colletti bianchi a sindromi paranoiche, avvertono gli studiosi dello University College, in un sondaggio che ha guadagnato le pagine del britannico “Daily Mail”.
Il 56% degli intervistati, costretto ogni giorno a dividere il mega-ufficio con tanti colleghi, sente violata la propria privacy, il 55% sconta gli effetti di una temperatura dell’ambiente che non gradisce, il 60% agogna la pace di uno spazio meno affollato e più tranquillo. Senza dimenticare il rumore eccessivo, spesso causato dai ticchettii sulle tastiere, e le costanti distrazioni con cui i lavoratori negli open space sono costretti a fare i conti. Date un’occhiata al video per vedere cosa può succedere quando si lavora in open space!