Cos’è e come funziona il botulino
Se ne sente parlare spesso e in molti vi fanno ricorso, specialmente tra le star del mondo dello spettacolo e le signore bene dell’alta società (ma non solo). Il botulino è una vera star del mondo dell’estetica ma le sue origini, le sue prime applicazioni e il suo funzionamento sono assai meno noti dei suoi […]
Se ne sente parlare spesso e in molti vi fanno ricorso, specialmente tra le star del mondo dello spettacolo e le signore bene dell’alta società (ma non solo). Il botulino è una vera star del mondo dell’estetica ma le sue origini, le sue prime applicazioni e il suo funzionamento sono assai meno noti dei suoi effetti sulle rughe.
Le prime notizie risalgono ad un caso di avvelenamento dell’800 ma è solo ai primi del ‘900 che si cominciano a studiare caratteristiche e conseguenza della neurotossina botulinica. I primi studi furono di natura militare ma già negli anni Settanta un medico californiano ne sperimentò l’efficacia nella cura nello strabismo.
Alla fine degli anni Ottanta la tossina fu approvata dall’FDA americano per la cura di diverse patologie sul volto, dallo strabismo allo blefarospasmo ai disturbi ai nervi facciali. Un impiego decisamente medico e poco estetico. Ma i primi anni Novanta vedono il suo boom: qualcuno aveva già parlato degli effetti collaterali delle iniezioni di botulino sull’aspetto della pelle e sulla distensione delle rughe.
La sua diffusione è stata capillare e il suo uso quasi del tutto legato alla medicina estetica facciale. Ma come agisce? Normalmente l’impulso nervoso si trasmette al muscolo o ad una ghiandola provocando la contrazione muscolare o la secrezione ghiandolare. Il botulino agisce sulla giunzione nervosa e blocca il rilascio del mediatore chimico, riducendo o bloccando contrazione e secrezioni.
Per questo la mimica facciale e così i segni d’espressione e del tempo vengono molto ridotti ma l’effetto primario di ridurre le rughe è decisamente efficace. Rinunciare ad un sorriso aperto o ad un’espressione accigliata, commossa o accorata è una perdita enorme, per me che mi schiero sempre a favore della natura e non delle manipolazioni, ma per chi ricorre al botulino le priorità sono altre e il prezzo da pagare appare abbastanza irrisorio.
L’effetto del botulino si assorbe però nel giro di pochi mesi dunque l’applicazione deve esere ripetuta entro 4-6 mesi. L’effetto di distensione si osserva invece dopo alcuni giorni dall’iniezione, perché il principio penetri e agisca correttamente. Quello che più inquieta è che di recente si sta diffondendo l’uso del botulino anche come misura preventiva in giovane età: iniettarsi la tossina entro i trent’anni blocca la formazione delle rughe d’espressione prima ancora che la pelle si pieghi e si segni.
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