Stress da lavoro correlato, tutto quello che devi sapere
Scopriamo insieme cosa si intende per stress da lavoro correlato, quali sono le cause, come si manifesta il problema ed i possibili rimedi.
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Lo stress da lavoro correlato è un disturbo che può manifestarsi quando meno te l’aspetti, per motivazioni che possono essere differenti. Si differenzia dal burn out e si manifesta con caratteristiche simili ad altri condizioni di stress. Ma quali sono i sintomi, le cause e i possibili trattamenti in caso di stress da lavoro correlato diagnosticato?
Ha risposto alle nostre domande collegate al tema la Dottoressa Giulia Ulivi, psicologa, di MioDottore, che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma.
Cos’è lo stress da lavoro correlato?
Lo stress non è sempre negativo e può costituire un’utile possibilità sia per l’individuo sia per l’azienda, essendo a volte un acceleratore delle capacità umane. Diventa fonte di disagio quando è troppo elevato o se la situazione stressante si prolunga eccessivamente nel tempo, con possibili conseguenze sia a livello fisico che psichico.
Lo stress da lavoro correlato non è di per sé una malattia e si differenzia infatti dal burn out, una condizione patologica derivante dal processo di di-stress che spesso colpisce le persone che esercitano professioni di aiuto, come lo psicologo, il medico o l’avvocato, e definita come una sindrome da esaurimento emotivo, molto diffusa soprattutto nelle professioni stressanti (ad es. per il continuo contatto con il pubblico) o frustranti (ad es. per il contatto con la sofferenza umana).
Stress da lavoro correlato, quali i sintomi da conoscere?
I sintomi dello stress da lavoro correlato sono sovrapponibili con i più comuni sintomi dello stress, includendo una seria difficoltà a livello esistenziale fino ad arrivare a disturbi di adattamento o patologie di tipo cronico.
Alcuni sintomi lamentati sono, tra gli altri:
- difficoltà di concentrazione
- frustrazione
- grande difficoltà a gestire le scadenze
- scarsa capacità di giudizio
- rimuginio ricorrente
- agitazione
- sintomi depressivi
- bassa autostima
- sensazione di solitudine,
Ma si possono notare anche mal di schiena, infezioni e sintomi febbrili frequenti, difficoltà gastrointestinali, acufene, sudorazione e bruxismo.
Lo stress da lavoro correlato è una malattia professionale?
Lo stress da lavoro correlato può derivare dal tipo di professione che si svolge oppure da aspetti organizzativi del lavoro stesso. Nel primo caso rientrano quelle professioni che per loro natura espongono a vicissitudini critiche, come ad esempio l’infermiere, l’autista o il poliziotto, mentre nel secondo caso rientrano quelle professioni per le quali le criticità sono legate all’organizzazione, quali ad esempio turni e orari difficili, aspettative troppo alte, mancanza di formazione appropriata o mansioni complicate.
Nell’ordinamento italiano lo stress lavoro-correlato è definito nell’Accordo europeo stipulato a Bruxelles l’8 ottobre 2004 come una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono adatti a corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro.
Quali sono i fattori di rischio?
I fattori di rischio sono legati ad alcune fonti di stress, come il contenuto del lavoro (ad esempio orario, pianificazioni compiti, carico di lavoro) e il contesto (ad esempio autonomia decisionale, ruolo). In altri casi, il non sentirsi sostenuti emotivamente o tutelati o anche i conflitti interpersonali possono rappresentare fonte di rischio.
La valutazione del rischio da lavoro correlato in Italia è normata dal Decreto legislativo 81/08, che impone ai datori di lavoro questo tipo di valutazioni, al pari di tutti gli altri, con l’idea di definire i punti ‘’sensibili’’ che possono riscontrarsi. L’analisi delle criticità costituisce la base per programmare la gestione del rischio e migliorare le condizioni di lavoro.
Cosa fare e a chi rivolgersi
Per meglio gestire le criticità sopra descritte e per promuovere il benessere psico-fisico è opportuno intraprendere un percorso clinico di supporto psicologico tramite centri specializzati nelle patologie legate allo stress, pubblici o privati, tramite figure professionali, quali lo psicologo, lo psicoterapeuta o lo psichiatra. Tra le strategie cliniche utilizzate ci sono le tecniche meditative di mindfulness, che migliorano attenzione e concentrazione e favoriscono una migliore regolazione emotiva. L’importante è riferirsi a professionisti formati e iscritti ai relativi albi professionali.