Esistono i suoni irritanti?
E’ facile distinguere un odore sgradevole da uno più piacevole; così come è semplice fare distinzione tra un alimento che ci piace e uno che ci piace meno; e lo stesso discorso vale per l’olfatto ed il tatto, che sono sensi che si “accendono” non appena vengono a contatto con delle molecole specifiche.Ma come va […]
E’ facile distinguere un odore sgradevole da uno più piacevole; così come è semplice fare distinzione tra un alimento che ci piace e uno che ci piace meno; e lo stesso discorso vale per l’olfatto ed il tatto, che sono sensi che si “accendono” non appena vengono a contatto con delle molecole specifiche.
Ma come va inteso, invece, il discorso con i suoni? Come facciamo a capire se un’onda acustica può provocarci o meno fastidio?
Lo scienziato americano Trevor Cox della Salford University, specializzato in ingegneria acustica, ha stilato una classifica dei rumori più irritanti per le nostre orecchie: al primo posto si collocano a pari merito il pianto dei bambini e il trapano del dentista, ma ci sono anche lo stridio del gesso sulla lavagna e i clacson delle auto. Lo scopo dello studio era comunque di scoprire quali sono le onde sonore più irritanti e ideare nuove soluzioni anti-inquinamento acustico.
Foto | Flickr