Acqua liscia o gasata?
Ormai si fa sempre più attenzione a ciò che si beve, che si tratti di bevande non alcoliche, di vino, ma anche solo di acqua. Ebbene sì… la bevanda più antica del mondo sta prendendo il sopravvento e la semplice distinzione tra liscia o gasata gli sta un po’ stretta. Addirittura è nata una nuova […]
Ormai si fa sempre più attenzione a ciò che si beve, che si tratti di bevande non alcoliche, di vino, ma anche solo di acqua. Ebbene sì… la bevanda più antica del mondo sta prendendo il sopravvento e la semplice distinzione tra liscia o gasata gli sta un po’ stretta. Addirittura è nata una nuova figura, conosciuta come idrosommelier, che altro non è che un raffinato conoscitore delle varie acque.
Gli idrosommeliers sono nati allo scopo di ricreare intorno all’acqua il rispetto che secondo loro questa bevanda merita e, per questo motivo, consigliano di richiedere, nei ristoranti con maggiore dedizione e cura verso la clientela, la carta delle acque, assieme a quella dei vini.
Così veniamo a scoprire che in abbinamento a piatti delicati è meglio scegliere acque piatte o leggermente effervescenti; mentre con un brasato o uno spezzatino c’è bisogno di un’acqua con un residuo fisso molto alto; mentre il dessert richiede acque basse o medio basse. Infine il discorso sulla temperatura: le acque liscie andrebbero servite a 10-12 gradi, mentre le frizzanti un po’ più fresche, a 8-9 gradi.
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