Agopuntura: ma funziona davvero?
Di pochi giorni fa la notizia secondo cui l’agopuntura risulti più efficace dell’aspirina nel trattamento dei mal di testa cronici. In altre occasioni s’era già parlato di questa disciplina tanto antica quanto affascinante e per certi versi, almeno per alcuni, spaventosa: sentirsi un pollo allo spiedo infilzato non è una sensazione gradita a molti.Ci sono […]
Di pochi giorni fa la notizia secondo cui l’agopuntura risulti più efficace dell’aspirina nel trattamento dei mal di testa cronici. In altre occasioni s’era già parlato di questa disciplina tanto antica quanto affascinante e per certi versi, almeno per alcuni, spaventosa: sentirsi un pollo allo spiedo infilzato non è una sensazione gradita a molti.
Ci sono però posizioni irriducibilmente antitetiche sull’argomento. Alcuni pensano si tratti solo di suggestione. Altri ritengono che l’efficacia sia provata dalla millenaria sopravvivenza di una tecnica tanto antica.
Le ultime novità provenienti dallo studioso Paul Unschuld sostengono che probabilmente la tecnica non è neppure tanto antica né cinese, ma forse risalente alla Grecia di Ippocrate. In Europa l’arrivo è decisamente tardo e alcune sue varianti, come l’agopuntura auricolare, furono inventate tra gli anni ’50 e ‘70 del Novecento.
Eppure la medicina alternativa inizia ad essere riconosciuta anche dalla scienza ufficiale, se un team di medici arriva a sostenere la maggiore efficacia di una tecnica di cura orientale rispetto ad un farmaco e se in molte ASL si inizia a praticare l’agopuntura mutuabile.
Molti medici tuttavia continuano a credere che l’efficacia attribuita alla tecnica degli aghi sia dovuta ad una serie di concause collaterali come il condizionamento reciproco, la suggestione e l’aspettativa nutrita dal paziente, una naturale variazione dell’intensità del disturbo ma anche il periodo storico e la rilevanza sociale attribuita ad una terapia.
Gli studi sembrano discordi ma emerge una caratteristica impostante: i paesi orientali nei quali la medicina alternativa gioca un ruolo fondamentale gli studi risultano quasi sempre positivi; i paesi occidentali, invece, propongono spesso risultati negativi relativi all’efficacia medica della terapia.
I maligni sostengono che non esista alcuna architettura relativa ai punti giusti su cui applicare gli aghi ma che l’unico effetto davvero capace di provocare un esito positivo alla terapia sia quello placebo. Difficile schierarsi senza aver mai provato personalmente una seduta di agopuntura. Ma ci piacerebbe avere i vostri pareri e le vostre esperienze.
Via | LaMediaHostia.com
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