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Perché la notte elettorale si trascorre in mezzo alla folla

Le recenti elezioni americane lo hanno recentemente confermato, ma è cosa nota a tutti coloro che si sono fatti coinvolgere, una volta o l’altra (o puntualmente) dalla febbre da campagne elettorali e da exit poll. Gli psicologi spiegano la tendenza a condividere con grandi folle importanti momenti storici come elezioni di particolare importanza. Ma vale […]

Perché la notte elettorale si trascorre in mezzo alla folla

Le recenti elezioni americane lo hanno recentemente confermato, ma è cosa nota a tutti coloro che si sono fatti coinvolgere, una volta o l’altra (o puntualmente) dalla febbre da campagne elettorali e da exit poll. Gli psicologi spiegano la tendenza a condividere con grandi folle importanti momenti storici come elezioni di particolare importanza. Ma vale anche, ad esempio, per partite di campionato particolarmente cruciali.

Accade perché l’uomo, per natura, tende a condividere col gruppo emozioni intense e cambiamenti epocali e perché nel gruppo si sublimano, attraverso reazioni collettive come applausi, slogan e danze, le pulsioni corali che risultano dalla somma di quelle individuali. Insomma, ci si sente meno soli, più forti, più esistenti, se la propria voce si può fare sentire per mezzo di quella collettiva. Peccato che questo collettivo “volemose bene” si infranga invariabilmente il mattino dopo.

Foto | Flickr

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