La musica rap aiuta i giovani a riconoscere un attacco cardiaco
Il progetto si chiama “Hip-Hop Stroke” e si svolge al ritmo di un rap che ripete ossessivamente la parola FAST, acronimo che sta ad indicare che i cambiamenti visibili sulla Faccia (abbattimento), negli Arti (debolezza) e nello Speech, cioè nel parlare (farfugliare) sono quelli che si verificano durante un attacco cardiaco e che è Tempo […]
Il progetto si chiama “Hip-Hop Stroke” e si svolge al ritmo di un rap che ripete ossessivamente la parola FAST, acronimo che sta ad indicare che i cambiamenti visibili sulla Faccia (abbattimento), negli Arti (debolezza) e nello Speech, cioè nel parlare (farfugliare) sono quelli che si verificano durante un attacco cardiaco e che è Tempo di chiamare il soccorso il più presto possibile. Fast, appunto.
E’ questo il succo di un nuovo programma educazionale rivolto ai ragazzi dai 9 agli 11 anni e che vivono in comunità considerate ad alto rischio. Un programma che sta funzionando molto bene tanto che i ragazzi delle scuole medie riescono a ricordare le nozioni apprese per almeno tre mesi e sono in grado di agire per primi nel fornire un aiuto a chi subisce l’attacco.
Non male se si considera che l’attacco cardiaco è la principale causa di disabilità negli Stati Uniti e la terza causa di morte. Un dato di fatto dovuto principalmente al ritardo con cui chi si sente male arriva in ospedale e può ricevere le cure necessarie. Perchè il soccorso sia davvero efficace, infatti, deve essere prestato entro tre ore dall’attacco altrimenti le cure rischiano di arrivare quando i danni sono ormai fatti. Attualmente sono in pochi ad arrivare entro questo tempo in ospedale porprio perchè c’è scarsa conoscenza dei sintomi e la gente non riconosce in tempo il problema.