Animali domestici e infezioni, i consigli del SIMIT per non correre rischi
Animali domestici e infezioni: ecco come evitare rischi con i consigli del Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.
Gli animali domestici fanno senza dubbio parte integrante delle nostre vite. Che si tratti di gatti, cani, tartarughe o altri animali, questi amici pelosi (e non) sono per noi a tutti gli effetti dei veri membri della famiglia. Tuttavia, è importante proteggere la nostra salute, evitando il rischio di infezioni che destano sempre più preoccupazione tra gli specialisti del settore.
Di questo si è discusso in occasione del 15° Congresso Internazionale SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, dove più di 800 gli specialisti provenienti dall’Italia e dall’estero hanno parlato di temi come quello dell’antibiotico-resistenza, la malattia da HIV, le epatiti virali, le malattie tropicali e parassitarie ed altro ancora.
Gli esperti fanno notare che, attualmente, siamo già interessati da una malattia virale trasmessa dalle zecche, l’Encefalite da Zecche, per la quale esiste un vaccino efficace. Fra i temi trattati, spicca anche quello relativo alle patologie legate agli animali da compagnia, come la Leishmaniosi:
Malattia del cane, che ne é il principale serbatoio – spiega il vicepresidente SIMIT – la Leishmaniosi é presente in Italia soprattutto nelle aree mediterranee e della costa, ma si è diffusa recentemente, nel migliore amico dell’uomo, anche nelle regioni del Nord.
Anche quando si parla di rettili, è necessario prestare molta attenzione:
Quando l’animale domestico è un rettile, una tartaruga o un’iguana, incredibilmente anche queste ultime sono molto di moda, è imperativo maneggiarlo con cura.
spiegano giustamente gli esperti
Le feci di questi animali albergano di regola salmonelle in grado di infettare anche l’uomo. I ratti domestici, divenuti di recente di moda, in Inghilterra e in Danimarca sono stati segnalati portatori del virus Seul, responsabile della febbre emorragica coreana con sindrome renale. Mettersi in casa un animale selvatico poco noto può riservare brutte sorprese.
Lo scorso anno ad esempio, in Germania, sarebbero stati infatti segnalati tre decessi di persone che, come unico punto in comune, avrebbero avuto l’aver allevato uno scoiattolo dell’America Centrale (Sciurus variegatoides), che avrebbe passato loro un virus che ha causato loro un’encefalite mortale.