Naturale non sempre equivale ad innocuo
Giovedì scorso una rivista svedese è stata costretta a ritirare dal mercato 10mila copie, dopo che 4 persone si sono sentite male a seguito di una ricetta pubblicata tra le sue pagine. Vi era, infatti, un piccolissimo errore negli ingredienti: anziché “due pizzichi di noce moscata” venivano indicate “20 noci moscate”.Questo certamente è un caso […]
Giovedì scorso una rivista svedese è stata costretta a ritirare dal mercato 10mila copie, dopo che 4 persone si sono sentite male a seguito di una ricetta pubblicata tra le sue pagine. Vi era, infatti, un piccolissimo errore negli ingredienti: anziché “due pizzichi di noce moscata” venivano indicate “20 noci moscate”.
Questo certamente è un caso limite (non so quale persona sana di mente potrebbe usare 20 noci moscate in una ricetta…), però è sintomatico di un modo di pensare errato che considera tendenzialmente innocue spezie, erbe e qualsiasi cosa “naturale”.
Bisogna invece sapere con esattezza cosa stiamo utilizzando ed in quale quantità. Uno dei principali fattori di rischio, infatti, è il “nome comune” dell’erba che ci viene indicata, così che la stessa pianta viene chiamata in modo diverso da regione a regione creando non poca confusione.
Altro fattore da tenere in grande considerazione è quello dei quantitativi. Tantissimi frutti, erbe e spezie che consumiamo abitualmente in piccole dose sono innocui, ma in dosi massicce possono rivelarsi pericolosi se non, addirittura, velenosi (come adesso i redattori della rivista svedese sanno bene!).
Se siete cuochi in erba, quindi, fate attenzione alle ricette nelle quali vi imbattete e prima di utilizzare erbe e spezie che non conoscete informatevi!
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