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La paranoia si studia in metropolitana

È l’esperimento condotto dall’Istituto di Psichiatria del King’s College di Londra, che ha focalizzato l’attenzione della propria ricerca sulle comuni paranoie di cui, prima o dopo, più o meno, soffriamo tutti, e che ha scelto come setting ideale la metropolitana.Il perché è facile da intuire, visto che l’ansia della fermata giusta, la fretta, l’ambiente chiuso […]

La paranoia si studia in metropolitana


È l’esperimento condotto dall’Istituto di Psichiatria del King’s College di Londra, che ha focalizzato l’attenzione della propria ricerca sulle comuni paranoie di cui, prima o dopo, più o meno, soffriamo tutti, e che ha scelto come setting ideale la metropolitana.

Il perché è facile da intuire, visto che l’ansia della fermata giusta, la fretta, l’ambiente chiuso e la diffidenza verso gli sconosciuti, rendono interessante osservare i comportamenti, seppur per pochi minuti. Più curiose, invece, le modalità della ricerca.

Ai partecipanti, infatti, non è stato chiesto di prendere una metropolitana vera, ma di indossare un casco per vivere l’esperienza insieme agli altri all’interno di una realtà virtuale (qui il video dell’esperimento), rappresentati dai propri avatar corrispondenti.

I risultati? Hanno dimostrato che la paranoia, per quanto limitata nel tempo e nello spazio, non è affatto affare di chi ne soffre in maniera patologica, ma una manifestazione dello stress quotidiano. Catastrofismo, depressione, ansia, preoccupazione e senso di solitudine, i sentimenti rilevati dai pazienti sottoposti all’esperimento. In una certa misura, possiamo riconoscerci un po’ tutti, no?

Via | El Mundo Salud

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