Intelli-drug: il dente bionico che rilascia i farmaci
A nessuno piace andare dal dentista, ma in questo caso si tratta di un’innovazione che promette di rivoluzionare l’assunzione dei farmaci da parte di chi ha necessità di seguire terapie prolungate nel tempo. Si chiama Intelli-drug ed è un acronimo per “Intelligent intra-oral medicine delivery micro-system to treat addiction and chronic diseases”.Sviluppato a Palermo da […]
A nessuno piace andare dal dentista, ma in questo caso si tratta di un’innovazione che promette di rivoluzionare l’assunzione dei farmaci da parte di chi ha necessità di seguire terapie prolungate nel tempo. Si chiama Intelli-drug ed è un acronimo per “Intelligent intra-oral medicine delivery micro-system to treat addiction and chronic diseases”.
Sviluppato a Palermo da una squadra di ricercatori internazionali finanziati dall’UE, il progetto è stato completato di recente e sembra garantire, attraverso un rilascio graduale delle medicine contenute nella protesi orale, il trattamento corretto e costante a tutti i pazienti che tendono a dimenticare o a trascurare l’assunzione delle medicine.
La scelta del cavo orale non è casuale: la penetrazione dei principi attivi per bocca è più rapida ed efficace e la posizione del dente-protesi è facilmente raggiungibile per l’impianto, la programmazione e la manutenzione. Il dente artificiale contiene il medicinale e un microchip grazie al quale è possibile stabilire e controllare dosi e tempi di somministrazione.
I primi test sui suini hanno dato ottimi risultati e nel 2007 è stata avviata la sperimentazione umana. I primi risultati arrivano da Israele, dove è stato sperimentato su un gruppo di tossicodipendenti con ottimi esiti.
Via Cordis