Cronaca di un’influenza – terzo giorno
Terzo giorno e non si migliora. La febbre ha deciso che la mia casa è confortevole e accogliente, visto che si è stabilita in forma permanente. Siamo in confidenza, ormai, mi fa gli scherzi: sembra che scenda e appena mi avvicino al pc per provare a lavorare ricomincia a salire e il ticchettio dei tasti […]
Terzo giorno e non si migliora. La febbre ha deciso che la mia casa è confortevole e accogliente, visto che si è stabilita in forma permanente. Siamo in confidenza, ormai, mi fa gli scherzi: sembra che scenda e appena mi avvicino al pc per provare a lavorare ricomincia a salire e il ticchettio dei tasti rimbomba in testa costringendomi a desistere.
Alla fine il dottore l’ho chiamato e dopo i rimproveri di rito “ma perché non mi hai chiamato subito, che brutta tosse, che brutta cera” e la visita consueta con tanto di cucchiaio infilato in gola, mi ha prescritto una cura antibiotica. Perché come se non bastasse raffreddore e mal di gola, dolorino diffuso e mal di testa, sono comparse anche le placche.
Questa la cura: Clavulin in compresse, Nimesulide in bustine, Fluimucil in sciroppo, fiale di Enterogermina per riquelibrare la flora batterica intestinale. Fra tre giorni il mio corpo subirà la mutazione in farmacia vivente. Mi chiedo dove spunterà l’insegna luminosa. Probabilmente saranno due crocette verdi al posto degli occhi. Intanto continuo a nutrirmi di pastine e passate di verdurine.
Foto | Flickr