Ancora sull’eiaculazione precoce: è in arrivo la pillola
Di eiaculazione precoce, tema a dir poco scottante e dibattuto, abbiamo già parlato, soffermandoci anche sull’efficacia/inefficacia del rimedio “creme ritardanti”. E’ evidente che, prima o poi, ci siamo trovati tutti ad affrontare la questione in via pratica. E se c’è chi con coscienza attribuisce il fatto ad una giustificabile defaillance temporanea, è indiscutibile che, alla […]
Di eiaculazione precoce, tema a dir poco scottante e dibattuto, abbiamo già parlato, soffermandoci anche sull’efficacia/inefficacia del rimedio “creme ritardanti”.
E’ evidente che, prima o poi, ci siamo trovati tutti ad affrontare la questione in via pratica. E se c’è chi con coscienza attribuisce il fatto ad una giustificabile defaillance temporanea, è indiscutibile che, alla lunga, il “problema” (e speriamo di non urtare la sensibilità di nessuno definendolo così) potrebbe influire non poco sulla vita di coppia, dato che si scatena l’inevitabile meccanismo del “sono io – sei tu – non è colpa tua”.
E così si cerca di risolvere la questione per via medica. Cito: “E’ in arrivo la prima pillola contro l’eiaculazione precoce”. Trattasi di un farmaco a base di dapoxetina (in parole povere: un antidepressivo che non fa calare il desiderio sessuale) che va assunto fino a 1-3 ore prima del rapporto e avrebbe il pregio di non avere quasi effetti collaterali (è quel “quasi” che mi farebbe preoccupare, fossi un uomo). Per ora disponibile sul mercato americano, dovrebbe arrivare in Italia già nel 2008.
E nel frattempo? Secondo me Eugenio non sbaglia di molto quando suggerisce un approccio soft alla problematica (leggi: darsi una calmata) come primo passo avanti.