Hiv blog come sistema di prevenzione per l’Aids
Una delle strategie inconsce con cui la nostra mente cerca di difenderci dalle paure più profonde è quella di connotare moralmente gli eventi che in realtà sono invece accidentali. Esempio tipico di questa dinamica è quando in qualche misura attribuiamo una responsabilità al povero mendicante sulla strada, finendo forse con il credere che se lui […]
Una delle strategie inconsce con cui la nostra mente cerca di difenderci dalle paure più profonde è quella di connotare moralmente gli eventi che in realtà sono invece accidentali.
Esempio tipico di questa dinamica è quando in qualche misura attribuiamo una responsabilità al povero mendicante sulla strada, finendo forse con il credere che se lui è in quelle condizioni, dev’essere una forma di punizione meritata per qualche male da lui stesso commesso.
In questo senso l’Hiv è uno dei casi più estremi. Siamo così abituati ad associarlo alle tossicodipendenze e alla prostituzione che il più delle volte decidiamo arbitrariamente che non stiamo avendo rapporti a rischio sulla base dei sentimenti positivi che proviamo per il nostro partner.
In altre parole ci piace illuderci – manifestando così la parte più infantile e lontana dalla realtà di noi stessi – che l’Hiv colpisca i “cattivi”, punendoli perchè si drogano, si prostituiscono o hanno un attività sessuale eccessivamente promiscua.
Ecco, per maturare in questo senso, più che le pubblicità progresso di Lupo Alberto, vi consiglio ti leggere ad esempio questo gruppo di Hiv blogger (hostati su Aidsmeds) alle prese con la vita quotidiana e i piccoli e grandi problemi di tutti i giorni. Provate a leggere questo bellissimo primo post di Lisa (la ragazza nella foto di questo post), ad esempio. Credo che la realtà possa aiutare tutti a prendere le cose un po’ più sul serio.