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Influenza 2020: ecco perché dovremmo vaccinarci

Ecco perché quest’anno tutti dovremmo sottoporci al vaccino per l’influenza.

Influenza 2020: ecco perché dovremmo vaccinarci

Con l’arrivo della stagione invernale, tutti noi dovremmo sottoporci al vaccino per l’influenza. Questo non vale solamente per le persone che appartengono alle cosiddette fasce protette, ma anche per il resto della popolazione. Le ragioni per fare il vaccino antinfluenzale sono molte, a cominciare dal fatto che i sintomi del Covid-19 e quelli dell’influenza sono molto simili (febbre, perdita del gusto e dell’olfatto, difficoltà respiratorie).

Ciò potrebbe comportare, fra poche settimane, un vero e proprio ingorgo dei Pronto Soccorso, ai quali potrebbero rivolgersi coloro che iniziano a manifestare i primi sintomi della malattia.

È vero, l’influenza stagionale potrebbe presentarsi in forma più contenuta proprio grazie all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ma ciò non toglie che sottoporsi al vaccino potrebbe ridurre ulteriormente i rischi in un momento delicato come quello che stiamo affrontando.

Maurizio Sanguinetti direttore del dipartimento di Scienze di laboratorio e infettivologiche della Fondazione policlinico Gemelli spiega che il vaccino antinfluenzale andrebbe fatto sempre e a tutti, a prescindere dalla pandemia:

Generalmente l’influenza può, infatti, comportare complicanze di tipo batterico a prescindere dall’emergenza del coronavirus e in questo contesto, poiché entrambi i virus manifestano una sintomatologia similare, dobbiamo ridurre quanto più possibile le infezioni respiratorie per poter affrontare la situazione.

Gli esperti sottolineano inoltre che non è ancora noto quali potrebbero essere gli effetti di una sovrapposizione fra il virus dell’influenza e quello del Covid-19. Ricorrendo al vaccino sarebbe dunque possibile scongiurare tale rischio, e mettere al riparo anche i laboratori di analisi, che sarebbero altrimenti chiamati a rispondere a una richiesta esorbitante di tamponi.

Massimo Andreoni, membro della Società italiana di Malattie infettive e primario al policlinico di Tor Vergata spiega:

La mancata vaccinazione può portare a una grande pressione sugli ospedali e a un caos su tutti i centri che fanno i tamponi con il rischio di non riuscire a stare dietro a tutte le richieste, quindi riusciremo a fare un numero di tamponi che non sarà sufficiente ai quesiti clinici perché tantissime persone arriveranno con sintomi respiratori che richiedono un’analisi differenziale per poter escludere il Covid-19.

via | Il Messaggero
Foto di Myriam Zilles da Pixabay

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