Incendio porto di Ancona: nube tossica e acido cianidrico, quali conseguenze per la salute?
Quali le conseguenze per la salute ad Ancona dopo l'incendio al porto, tra nube tossica e acido cianidrico?
Preoccupa l’incendio del porto di Ancona. Dalla mezzanotte di mercoledì 16 settembre 2020 una coltre di fumo nero e tossico aleggia sopra i cieli della città che si affaccia sul Mar Adriatico. L’incendio è divampato in un capannone del porto, per fortuna non ci sono vittime. Gli anconetani hanno chiaramente sentito una serie di esplosioni e poi hanno visto l’alta colonna di fumo nero alzarsi verso il cielo. Per sicurezza, in seguito all’incendio che si è sviluppato nell’area ex Tubimar, sono state chiuse scuole, università, parchi, impianti sportivi. E la sindaca ha invitato a tenere chiuse le finestre e limitare gli spostamenti.
Nella zona interessata dal rogo erano presenti camion e capannoni contenenti solventi, vernici e altri materiali potenzialmente chimici. E ora si ha paura per le conseguenze sulla salute dei cittadini. Le istituzioni locali hanno preferito prendere decisioni importanti prima di avere i risultati dei campionamenti delle sostanze isolate dall’Arpa Marche. Si teme che tra le sostanze combuste ci sia anche l’acido cianidrico o altre sostanze potenzialmente cancerogene e nocive. La sindaca della città, Valeria Mancinelli, ha spiegato:
Prima di emettere ulteriori provvedimenti di competenza comunale devo capire cosa sta succedendo, devo avere informazioni sulla presunta tossicità e, di conseguenza, della pericolosità per i cittadini. Lo strumento con cui intervenire attraverso un’ordinanza non è un problema, devo capire cosa scrivere in quella ordinanza e lo devo sapere al più presto, ne va di mezzo la salute delle persone. Le misure le dobbiamo adottare adesso, non tra una settimana. Dobbiamo sapere con precisione se l’eventuale presenza di quella sostanza acida provochi soltanto innocue irritazioni alle vie respiratorie o qualcosa di peggio.
I consigli per i cittadini
Sempre in occasione della riunione del Comitato operativo comunale (Coc) che si è svolta ad Ancona per fare il punto della situazione, sono state diverse le raccomandazioni fatte ai cittadini: pulire con acqua le superfici esterne delle case, non fare sport all’aperto, tenere chiuse le finestre durante il giorno se non per il ricambio d’aria, non consumare vegetali a foglia larga. La stessa amministrazione comunale passerà a pulire le strade della città.
Si tratta di misure prese in via cautelativa perché, se avessimo dovuto ragionare sulla base delle evidenze attuali, non avremmo dovuto prendere alcune misura cautelativa. Infatti non c’eé alcuna evidenza di presenza di sostanze insalubri nell’incendio. Anzi é confermato che non c’erano stoccati materiali pericolosi. Ulteriori rilevazioni si stanno facendo e Arpam continua a svolgere le analisi del caso che però richiedono tempi tecnici più’ lunghi, 24/48 ore.
Cos’è l’acido cianidrico
L’acido cianidrico è un acido debole di formula bruta HCN che appartiene alla famiglia degli acidi binari, i cui sali vengono chiamati cianuri. A temperatura ambiente è un liquido che non ha colore, volatile. I vapori hanno l’odore di mandorle amare. È un composto tossico, a causa dello ione cianuro che si combina con il ferro dell’emoglobina impedendo il trasporto di ossigeno e la respirazione cellulare, e molto reattivo. Una dose per via orale di 1-2 milligrammi per chilogrammo di peso porta alla morte istantanea, mentre 300 ppm di vapori nell’aria possono uccidere una persona in poco tempo.