Coronavirus, quarantena ridotta: il CTS rimanda la decisione
Ridurre i giorni della quarantena per Coronavirus. Il CTS continua a rinviare la decisione.
Quarantena ridotta in Italia? Il Comitato tecnico-scientifico ci sta pensando. Ridurre la quarantena di 14 giorni potrebbe semplificare il trattamento dei casi o dei possibili casi di Coronavirus. In altri paesi europei, ad esempio, i giorni sono di meno. Gli esperti, infatti, stanno valutando un documento francese e la risposta degli Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattia, alla Germania, secondo cui potrebbero sfuggire delle piccole percentuali di positivi.
L’idea è di ridurre la quarantena a 10 giorni. Si è infatti contagiosi nelle 48 ore precedenti alla comparsa dei sintomi e poi per i giorni successivi, con il livello di contagiosità che scema giorno dopo giorno, dopo il picco dei primissimi giorni. Livello di contagiosità che di solito non supera i 10 giorni, esaurendosi in questo lasso di tempo. In Italia si preferisce agire con prudenza, vista la riapertura delle scuole e l’andamento dell’epidemia in crescita, mantenendo i canonici 14 giorni utilizzati fino a oggi per l’isolamento dei contatti positivi. E optando per i due tamponi negativi prima di dichiarare guarito un paziente. Ma il tampone può rimanere positivo per molte settimane, anche quando la carica virale è ridotta.
Se gli esperti del CTS sono al lavoro per capire come procedere, altri esperti spingono per una riduzione di 4 giorni del periodo di quarantena. Come sottolineato da Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, all’Adnkronos Salute:
Accorciare di 4 giorni il periodo di quarantena potrebbe essere un grande respiro, sia psicologico sia per l’economia, quindi io credo che il Cts avrebbe potuto mostrare un po’ più di coraggio.
La microbiologa poi aggiunge:
In questo momento in cui stiamo osservando il fenomeno Covid in leggero movimento, una certa cautela è assolutamente comprensibile. C’è da dire però che ormai abbiamo tanti lavori scientifici e c’è anche la posizione dell’Organizzazione mondiale della sanità che ci farebbe stare tranquilli su una quarantena di 10 giorni.
Concordi anche gli esperti del Patto trasversale per la scienza-Pts, che tirano in causa proprio il periodo di contagiosità di una persona infettata dal coronavirus Sars-Cov-2, secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che parla proprio di 10 giorni.
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