Gonorrea alla faringe: cos’è e i sintomi a cui dare attenzione
La gonorrea orale è un problema che si manifesta a livello di faringe, con sintomi confondibili con quelli del comune mal di gola
Si chiama gonorrea alla faringe, ma è nota anche come gonorrea orale, un’infezione generata dall’attacco dei batteri gram-negativi di tipo Neisseria gonorrhoeae, che si possono appunto insediare nel canale muscolo membranoso che collega la gola con l’esofago. La gonorrea, anche conosciuta come scolo o blenorragia, è una delle malattie a trasmissione sessuale più comuni, ma come visto non solo le zone intime sono da ritenersi sensibili a questi batteri.
Il problema è che, a differenza della gonorrea localizzata in zona intima o rettale, quella orale ha sintomi poco specifici e in alcuni casi non ne evidenzia affatto. Di sicuro, quando la sintomatologia è presente, si possono notare arrossamenti e infiammi a livello della gola, dolore e ingrossamento dei linfonodi del collo e solo occasionalmente macchie biancastre nel cavo orale.
Questi sintomi fanno pensare più facilmente ad un comune mal di gola da infreddatura, sottovalutando invece la possibilità che l’infiammazione derivi dal Neisseria gonorrhoeae. Di sicuro se ci sono stati rapporti sessuali orali a rischio nei 7-21 giorni prima rispetto alla comparsa dei su citati disturbi, è bene programmare una visita di controllo dal proprio medico.
L’infezione da gonorrea si acquisisce attraverso il contatto diretto con l’essudato, simile a pus bianco giallastro, contenente batteri N. gonorrhoeae, di un partner sessuale infetto. Questo scarico è causato direttamente dal batterio e quando entra in contatto con le mucose orali di una persona sana, va ad infiammare il tessuto locale.
Il modo più sicuro per sapere se abbiamo contratto la gonorrea alla faringe è di effettuare un tampone orofaringeo per capire se abbiamo in corso un’infezione batterica. In più, essendo la gonorrea una malattia a trasmissione sessuale, è possibile che la presenza del batterio non si limiti solo alla nostra gola, andando alla ricerca di sintomi anche in altre aree del corpo.
Nella donna la blenorragia a livello vaginale si presenta con bruciore e prurito intimi, dolore durante la minzione e i rapporti sessuali, perdite anomale. Nell’uomo, oltre a bruciore e prurito, possono presentarsi arrossamenti e rigonfiamenti a livello del pene, con essudato biancastro che spesso fuoriesce dalla punta.
A livello anale si presentano invece dolori e sanguinamenti e anche in questo caso sono possibili perdite biancastre. In caso di infezione da gonorrea diagnosticata, in genere la cura è a base di antibiotici, normalmente a base di cefalosporine e azitromicina. La prevenzione resta in ogni caso il metodo migliore per evitare problemi, usando sempre le giuste precauzioni quando si hanno rapporti con partner sconosciuti.
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