La psicologia dietro Voldemort e Darth Vader: ci attirano verso versioni oscure di noi stessi?
Perché molte persone si sentono in qualche modo attratte dai personaggi “cattivi” dei film? La risposta arriva da questo nuovo studio.
Perché le persone si sentono in qualche modo attratte dai cattivi dei film e delle serie tv?
A cercare di rispondere a questa domanda sono gli autori di un nuovo studio pubblicato sulle pagine della rivista Psychological Science, secondo cui le persone si sentono stranamente attratte dai cattivi immaginari come Voldemort e Maleficent per un motivo molto semplice.
La ragione di tale “attrazione” sta infatti nel fatto che questi personaggi potrebbero avere delle somiglianze con lo spettatore. In sostanza, identificarci con questi personaggi immaginari ci permette di esplorare aspetti di noi stessi senza però contaminare l’immagine che abbiamo di noi. La ricerca dimostra che storie e mondi immaginari possono dunque offrire un rifugio dove possiamo confrontarci con un personaggio malvagio che ci ricorda in qualche modo noi stessi, per alcune caratteristiche.
Quando le persone si sentono protette dal velo della finzione, possono mostrare un maggiore interesse nell’apprendimento di personaggi oscuri e sinistri che hanno una somiglianza con loro. Le persone vogliono vedersi in una luce positiva. Trovare somiglianze tra se stessi e una persona cattiva può essere scomodo
spiegano gli autori dello studio, aggiungendo che, invece, mettere la persona cattiva in un contesto immaginario può eliminare quel disagio. In sostanza, questa separazione dalla realtà attenua i sentimenti spiacevoli.
Per il loro studio, gli esperti hanno analizzato i dati presi dal sito CharacTour, che si concentra proprio sui personaggi, e che raccoglie più di 230.000 utenti. Il sito offre anche la possibilità di sottoporsi a dei test per scoprire quali potrebbero essere i personaggi con i quali avete una maggiore somiglianza, e fra questi vi sono i classici “cattivi” dei film come Maleficent, The Joker e Darth Vader.
Ebbene, dallo studio è emerso che gli utenti sono più attratti dai cattivi che condividono somiglianze con loro. Identificarsi con tali personaggi non mette però in pericolo l’immagine che gli utenti hanno di se stessi, proprio perché si tratta di personaggi non reali.
Forse la finzione fornisce un modo per interagire con gli aspetti oscuri della tua personalità senza doverti domandare se sei una brava persona in generale.
via | Eurekalert
Foto di ErikaWittlieb da Pixabay