Saturimetro per il coronavirus? A cosa serve e perché si usa
Il saturimetro, pulsiossimetro, pulsossimetro od ossimetro può servire per capire se si è positivi al coronavirus covid-19? A cosa serve e perché lo si usa? Ecco le risposte.
Anche l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera oggi ha parlato della necessità di misurare la quantità di ossigeno presente nel sangue, per capire quando è necessario un intervento da parte del personale medico. Ebbene, Gallera si riferiva a quelle persone che sono positive al covid-19 e che sono rimaste a casa perché non hanno bisogno del ricovero in ospedale. Queste persone, però, devono essere costantemente monitorate, per evitare che incappino in crisi respiratorie gravi o addirittura fatali. Ebbene il saturimetro, detto anche pulsiossimetro, pulsossimetro od ossimetro, serve a questo.
Che cos’è il saturimetro e perché può servire per il Covid-19
Il saturimetro è un’apparecchiatura medica con la quale si misura la quantità di emoglobina legata nel sangue. Poiché l’emoglobina lega l’ossigeno, questo dispositivo ci dà, in pratica, una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue.
Perché in tanti stanno acquistando il saturimetro da tenere a casa anche se non sono positivi al covid-19? La risposta potrebbe essere “per precauzione”, perché sono persone che sono state in contatto con positivi o che hanno affrontato un viaggio o sono stati nelle zone rosse. A queste persone, se non presentano sintomi, non viene fatto il tampone, quindi non hanno modo di sapere se sono stati contagiati o meno e molti di loro ricorrono a questo strumento.
Attenzione: il saturimetro non vi dice se siete positivi o no al covid-19, non c’entra nulla con il tampone o con i test sierologici di cui si parla oggi. Serve solo a sapere se avete abbastanza ossigeno nel sangue. Il motivo per cui è associato al covid-19 è che la conseguenza più grave di questo virus è che può provocare una polmonite e, di conseguenza, diminuire la quantità di ossigeno nel sangue, ma a quel punto i sintomi diventano ben visibili (dispnea e polipnea) perché si ha il respiro affaticato e un aumento dell’intensità delle respirazioni. In poche parole, ci si accorge anche senza il saturimetro che si sta avendo una crisi respiratoria.
In ogni caso, chi non è in quarantena, di fatto non ne ha bisogno, ma chi sospetta di poter essere positivo, ma non può fare il tampone, può tenere in casa questo strumento in caso di necessità. Il problema è che comincia a diventare introvabile ed è per questo che c’è una corsa all’acquisto, perché “non si sa mai”.
Quindi vale la pena comprarlo oppure no? Se state a casa come vi è richiesto e non entrate in contatto con casi di persone infette o non andate in zone o ambienti in cui può esserci un contagio, non vi serve il saturimetro. Vi sarà probabilmente richiesto di averne uno se risultate positivi al tampone e quindi il medico, per monitorarvi, vi chiederà di usarlo e di comunicargli i dati, in particolare i parametri di SpO2. In questo modo per il medico sarà più facile capire se è necessario farvi ricoverare oppure no. Inoltre, interpretare da soli i dati non sempre è una buona idea, anche perché possono esserci dei falsi positivi che potrebbero creare inutilmente il panico.
Come si usa e dove si compra il saturimetro
Il saturimetro è costituito da una sonda con una pinza che si mette all’ultima falange di un dito o al lobo dell’orecchio. La sonda è collegata a un monitor su cui compaiono i dati sulla saturazione del sangue, la frequenza cardiaca e l’intensità della pulsazione. Ci sono anche modelli che fanno vedere una curva con l’andamento della pulsazione.
Sopra il 96% i valori sono normali, tra il 95 e il 93% evidenziano una lieve ipossia, tra il 92 e il 90% indicano un livello di ossigenazione insufficiente e sotto il 90% indicano una grave ipossia. Per chi ha la pressione bassa troppo bassa (sotto i 55-60 mmHg) la misurazione della saturazione può risultare falsata.
Di questi tempi di solito la risposta a “dove lo compro?” è quasi sempre “Amazon” e in effetti il noto sito di e-commerce vende anche i saturimetri e ne ha di diversi tipi. La scelta non è facile, perché ce ne sono davvero tanti e di tutti prezzi, ma trattandosi di un’apparecchiatura medica, anche in questo caso vale il detto “chi più spende meno spende”.
Tra i migliori saturimetri che potete trovare c’è quello di ViATOM, che è pensato per chi ha il problema dell’apnea notturna, quindi si può rivelare molto utile anche a questo scopo. Grazie all’app WellOxy Mobile fa vedere il rapporto del sonno grafico e le tendenze di saturazione dell’ossigeno nel sangue, frequenza cardiaca e movimento.
Il più venduto su Amazon è quello che vedete qui sopra, che ha un prezzo molto contenuto e buone recensioni, ma con qualche dubbio proprio sulla misurazione della saturazione. Ce ne sono anche alcuni da polso, ma sembrano meno affidabili per questo specifico scopo.