L’inquinamento è uno dei maggiori nemici per la salute
L’inquinamento accorcia la vita. La conferma arriva da questo nuovo studio.
L’inquinamento rappresenta uno dei peggiori nemici per la nostra salute. A confermarlo ci pensa il nuovo studio condotto dalla Max-Planck-Gesellschaft, secondo cui l’aria inquinata rappresenta un pericolo per la salute pubblica che non può e non deve essere ignorato.
L’aspettativa della perdita di vita provocata dall’inquinamento atmosferico sarebbe infatti superiore rispetto a quella registrata per molti altri fattori di rischio, come ad esempio il fumo, le malattie infettive o la violenza.
Nello specifico lo studio evidenzia una riduzione media dell’aspettativa di vita pro capite di 2,9 anni a causa dell’inquinamento, contro la perdita di aspettativa di vita media di 2,2 anni per coloro che fumano e di 0,6 anni causata da malattie parassitarie e patologie trasmesse da vettori come la malaria.
Il nostro confronto tra diversi fattori di rischio globali mostra che l’inquinamento atmosferico ambientale è una delle principali cause di mortalità prematura e di perdita di speranza di vita
spiegano gli autori, i quali hanno esaminato la connessione tra l’esposizione alle sostanze inquinanti e l’insorgenza di malattie, analizzando gli effetti di diverse fonti di inquinamento e distinguendo tra le emissioni naturali e quelle causate dall’uomo, compreso l’uso di combustibili fossili. I risultati dello studio mostrano che la mortalità provocata dall’inquinamento atmosferico ambientale è più alta in Asia orientale (35%) e in Asia meridionale (32%), seguita da Africa (11%), Europa (9%) e Nord e Sud America (6%).
Comprendiamo sempre di più che le particelle fini favoriscono principalmente lo sviluppo di danno vascolare e quindi malattie come infarto, ictus, aritmia e insufficienza cardiaca. È della massima importanza che l’inquinamento atmosferico venga considerato come un fattore di rischio cardiovascolare e che sia menzionato distintamente nelle linee guida di prevenzione per le sindromi acute e coronariche e per l’insufficienza cardiaca.
Secondo gli autori dello studio l’aspettativa di vita media aumenterebbe in tutto il mondo se le emissioni causate dai combustibili fossili venissero finalmente eliminate.
via | ScienceDaily
Foto di Ralf Vetterle da Pixabay