Il Coronavirus ha una bassa letalità: arriva la conferma
Il Coronavirus ha una bassa letalità: lo conferma un nuovo studio.
Aggiornamenti in tempo reale sull’epidemia di Coronavirus in Italia.
Il Coronavirus avrebbe una bassa letalità.
A renderlo noto è stato Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pavia, che riporta i dati provenienti da uno studio condotto in Cina, considerato il primo grande studio clinico che analizza l’intensità dei sintomi e la letalità del virus. In base a quanto emerso dalla ricerca, sembra che ci troviamo di fronte a un’infezione che nell’80% dei casi provocherebbe sintomi lievi, mentre nel 95% dei casi porta a una guarigione senza gravi complicazioni.
In un’intervista rilasciata all’Agi, Maga spiega inoltre che, in base ai dati analizzati, solo un numero limitato di persone può avere delle conseguenze letali, e si tratta in particolar modo delle persone anziane e/o con problemi di salute (come malattie cardiovascolari pregresse).
La mortalità più apparentemente elevata nella provincia di Hubei, e in particolare nella città di Wuhan, dipende probabilmente dalle difficoltà riscontrate soprattutto nelle prime fasi dell’epidemia a fornire un’assistenza puntuale e adeguata a tutti i casi che si presentavano.
L’esperto spiega che nelle altre province la gestione dei casi gravi ha permesso di ridurre il tasso di mortalità fino a livelli dello 0,1-0,3%. Ciò conferma ulteriormente che la Covid-19 è in sostanza una malattia infettiva che, sebbene possa provocare conseguenze anche gravi, interesserebbe soprattutto una fascia di persone ben specifica e definita, per la quale si dovrebbe prestare particolare attenzione. L’esperto rassicura infine la popolazione italiana, spiegando che al momento non vi è un’epidemia di SARS-CoV2 in Italia.
Il quadro potrebbe cambiare ovviamente nei prossimi giorni, ma il nostro sistema sanitario è in stato di massima allerta e capace di gestire efficacemente anche l’eventuale comparsa di altri piccoli focolai come quello attuale. Al di fuori dell’area limitata in cui si sono verificati i casi, il cittadino può continuare a condurre una vita assolutamente normale. Seguendo le elementari norme di igiene, soprattutto lavandosi le mani se ha frequentato luoghi affollati ed evitando di portarsi alla bocca o agli occhi le mani non lavate.
via | Agi, Il Giornale
Foto da Pixabay