Puntura di trigone: trasferito a Bologna il bambino punto in Costa Rica, è paralizzato
Il bambino che è stato punto al collo da un trigone è arrivato all'ospedale di Bologna. Il piccolo è momentaneamente paralizzato.
Il bambino di 12 anni che è stato punto da un trigone è giunto all’ospedale di Bologna. Per il momento il ragazzino genovese è paralizzato dalla vita in giù, ed è stato trasportato grazie a un volo umanitario autorizzato dalla presidenza del Consiglio e dalla Farnesina.
Il bambino è stato punto dall’animale mentre stava facendo il bagno in Costa Rica (nelle acque della spiaggia di La Mina). Insieme a lui, durante il trasporto presso l’Ospedale Maggiore di Bologna, vi erano gli specialisti e gli assistenti di volo, oltre a una dottoressa dell’ospedale e alla famiglia del ragazzino.
Una volta atterrato il piccolo paziente è stato subito ricoverato. Secondo le ricostruzioni sembra che il trigone abbia conficcato l’aculeo nel collo del bambino, e il veleno lo ha paralizzato dal tronco in giù. Inizialmente il dodicenne è stato ricoverato in un ospedale di San Josè in Costa Rica, quindi stata contattata l’ambasciata italiana, che ha richiesto un volo umanitario per trasportarlo in Italia.
Adesso l’Unità dipartimentale di Chirurgia vertebrale dell’ospedale Maggiore di Bologna (esperta in questo tipo di traumi) è pronta ad accogliere il ragazzino per cominciare i trattamenti, che comprenderanno anche un lungo ciclo di fisioterapia.
Punture di trigone: i rischi da conoscere
Il Trigone è un animale marino a forma di rombo e con aculei situati sul dorso della coda, che contengono veleno. Questo animale può raggiungere i due metri di lunghezza. Se si sente attaccato, il trigone attorciglia la lunga coda intorno al suo nemico e lo stringe affondando l’aculeo. Il veleno che si trova negli aculei può provocare cancrena e tetano, e alcune specie possono anche causare paralisi dell’apparato circolatorio, respiratorio, urinario e anche del sistema nervoso centrale. La puntura di trigone causa un dolore immediato e forte, che tende a diminuire nelle ore successive, quando potranno manifestarsi sintomi come debolezza, nausea e ansia, diarrea, sudorazione, crampi, affanno e altri disturbi.
via | MsdManuals, Il Messaggero
Foto da Facebook