Stenosi intestinale: la dieta da seguire
Scopriamo insieme cosa si intende per stenosi intestinale e la dieta da seguire per prevenire eventuali occlusioni.
La stenosi intestinale consiste in un restringimento del lume intestinale, a livello di uno dei segmenti del tratto. Tale restringimento rende quindi difficoltoso il transito delle feci, con un forte aumento del rischio di occlusione o sub-occlusione intestinale. Al fine di prevenire tale condizione, in caso di stenosi intestinale si consiglia quindi una dieta a consistenza morbida, altamente digeribile e povera di fibre, così da facilitare il transito intestinale. Deve essere inoltre seguita un’alimentazione regolare, fatta di pasti piccoli e frequenti (prima colazione, pranzo, cena, più 2/3 spuntini), ma altrettanto importante risulta mantenere sempre una buona idratazione. Si tratta comunque di una dieta transitoria, da adottare esclusivamente nel decorso acuto di certi stati morbosi (in questo caso stenosi parziali dei tratti intestinali), nell’attesa che l’evoluzione clinica consenta di tornare ad un’alimentazione normale, reintroducendo gradualmente le fibre e cibi a consistenza solida.
Più nello specifico, sono ammessi derivati dei cereali non integrali e prodotti da forno (fette biscottate, grissini, cracker, ecc.) di farina raffinata, meglio se ammorbiditi nel brodo o altri liquidi, come acqua e latte scremato, o di soia. E’ inoltre possibile mangiare riso, pasta di piccolo formato, semolino, polenta, gnocchi di patate e corn flakes senza aggiunta di fibre. Sono poi ammessi tutti i tipi di carne, tritate finemente, omogeneizzate e sciolte in brodo, selezionando le parti più tenere ed eliminando il grasso visibile. Da evitare sono invece le carni fibrose, wurstel, salsicce, agnello, carne affumicata, le carni condite con intingoli e salsine, quelle fritte ed impanate. Per quanto riguarda invece il pesce, via libera a quello caratterizzato da polpa morbida, cotto ai ferri, bollito o al vapore, ma sempre eliminando la pelle. Da limitare è, al contrario, il pesce affumicato, conservato sotto sale e quello più grasso, come sgombro, anguilla, aringa, capitone, salmone e molluschi. Sì anche ad affettati quali bresaola, prosciutto crudo e cotto (scartando il grasso visibile), come anche a grana, parmigiano, formaggi molli e cremosi. Attenzione invece ai formaggi erborinati e piccanti. Da evitare sono inoltre i legumi, sia freschi che secchi, burro, lardo, margarina, strutto, panna da cucina, nonché frutta e verdura (cruda o cotta, in pezzi o in purea) e la frutta secca, candita o sciroppata. Via libera invece a purea di patate, succhi o centrifugati di frutta e verdura, salsa di pomodoro e spremuta di agrumi filtrata. Ottimi risultano infine succhi e centrifugati, zuppe, brodi e minestre, tisane, camomilla e bevande arricchite con sali minerali. Attenzione invece a limitare il consumo di bevande gasate e alcolici, avendo piuttosto cura di assumere quotidianamente almeno 1,5/2 litri di acqua.
In caso di stenosi intestinale sono naturalmente bandite le diete fai da te ed è sempre opportuno che il regime alimentare sia concordato con il proprio medico di riferimento.