Abolire il superticket: la sfida del ministro Roberto Speranza
Tra le priorità del neoministro Roberto Speranza c’è l’ abolizione del superticket di 10 euro sulle prestazioni ambulatoriali.
Il nuovo governo è al lavoro ed è arrivata la prima proposta del neo ministro della Salute, Roberto Speranza: abolire il superticket di 10 euro, quota fissa sulle ricette per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.
Si tratta di un’operazione prioritaria in linea con gli obiettivi indicati da ministro, quali la “lotta alle disuguaglianze” e l’ “universalità del Sistema sanitario nazionale”. Proprio l’abolizione del superticket è al centro di una proposta di legge (207) presentata da Speranza, come primo firmatario, nel 2018.
Questa abolizione non sarà indolore, perché si contano circa 600 milioni di euro a regime. E dove dovrebbero essere reperite queste risorse? Non solo tra quelle già stanziate a legislazione vigente dalla legge di bilancio 2018, pari a 60 milioni di euro annui per il triennio 2018, 2019 e 2020, ma anche grazie alle maggiori entrate rivenienti dall’abolizione della deduzione forfettaria dei canoni di locazione, che è pari al 35% per le cosiddette dimore storiche e da cui si ricaverebbe un gettito accertato di 545 milioni di euro annui a regime a decorrere dall’anno 2018.
Il ministro vuole anche lavorare sulle altre questioni importanti: la rideterminazione del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, da portare a 118 miliardi per il 2020, e l’allentamento dei vincoli per l’assunzione del personale sanitario (è nota la mancanza di camici bianchi).