Vaccini: 3 reazioni gravi ogni 100.000 dosi
Secondo i dati del Rapporto Vaccini 2018 dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) si sono segnalate 3 reazioni avverse ai vaccini ogni 100mila dosi somministrate.
I vaccini sono pericolosi? La risposta è no e si basa sul Rapporto Vaccini 2018 dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). La frequenza in Italia delle segnalazioni relative a reazioni avverse gravi correlabili ai vaccini è di 3 eventi ogni 100.000 dosi. E non è tutto, perché le reazioni correlabili segnalate “sono tutte note e, quindi, già riportate nelle informazioni sul prodotto dei vaccini autorizzati in Italia“.
“Quest’anno è stato possibile utilizzare, per il calcolo dei tassi di segnalazione, le dosi effettivamente somministrate a livello nazionale, fornite dal Ministero della Salute e dai Dipartimenti della Prevenzione delle Regioni e delle Provincie Autonome. Ciò ha consentito di calcolare i tassi di segnalazione generale e delle reazioni avverse gravi correlabili per dosi somministrate su scala nazionale”.
Ha fatto sapere l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Su un totale di 18 milioni di dosi somministrate nel 2018 (senza fare distinzioni di vaccino) sono state raccolte 31 segnalazioni ogni 100.000 dosi, che corrispondono a circa 12 segnalazioni ogni 100.000 abitanti.
L’Aifa sottolinea inoltre come “l’andamento crescente del numero delle sospette reazioni avverse, è indicativo di una sempre maggiore attenzione alla vaccinovigilanza da parte sia degli operatori sanitari sia dei cittadini”. Il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Luca Li Bassi ha spiegato:
“Il monitoraggio dei vaccini riveste un’importanza fondamentale a servizio di tutti, per promuovere il loro uso e per garantirne sempre, come anche per tutti i farmaci, il giusto rapporto rischio-beneficio. La grande novità di questa edizione è rappresentata dalla possibilità di utilizzare per la prima volta il dato nazionale relativo alle dosi di vaccino somministrate per il calcolo dei tassi di segnalazione, al fine di stimare la frequenza delle segnalazioni e dei sospetti eventi avversi nel contesto reale della realtà vaccinale”.
Via | Ansa