Benessereblog Salute Terapia antibiotica, il manifesto per contrastare l’abuso di farmaci

Terapia antibiotica, il manifesto per contrastare l’abuso di farmaci

In quali condizioni è richiesta l’assunzione di antibiotici nella profilassi? E in che modo? Lo spiega il Manifesto Profilassi antibiotica sì, profilassi antibiotica no

Terapia antibiotica, il manifesto per contrastare l’abuso di farmaci

Quando serve realmente l’antibiotico? È uno dei farmaci più utilizzati e spesso viene assunto senza la reale necessità. Ecco dunque il Manifesto “Profilassi antibiotica sì, profilassi antibiotica no” lanciato in occasione del Congresso della Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica (SIMEUP) Sezione Umbria, concluso recentemente a Perugia.

In Italia vengono somministrati nel 42% dei bambini di età inferiore ad 1 anno, nel 66% di quelli di 1 anno, nel 65% tra i 2 e i 5 anni, nel 41% tra i 6 e gli 11 anni e nel 33% degli adolescenti tra i 12 e i 13 anni. Numeri che fanno dell’Italia uno dei Paesi europei con maggior uso di antibiotici e, dunque, con livelli più elevati di antibiotico-resistenza.

Quando si dà l’antibiotico con l’Otita Media Acuta (OMA)

a) Dopo tentativo di riduzione/eliminazione dei fattori di rischio
b) Dopo immunoprofilassi attiva (es. vaccinazione influenzale e pneumococcica)
c) A fronte di 3 episodi di OMA in 6 mesi documentati e trattati adeguatamente
d) In bambini di età inferiore a 2 anni
e) Dopo esecuzione di un tampone nasofaringeo (es. nei casi ricorrenti Haemophilus influenzae produttore di beta-lattamasi è abitualmente il principale patogeno)
f) Per durata limitata (3 – 6 mesi)
g) L’utilizzo dei macrolidi deve essere evitato

Quando si dà l’antibiotico con la faringotonsillite streptococcica

La profilassi a lungo termine a basse dosi di penicillina è raccomandata nei bambini con tonsillite acuta ricorrente da SBEA e/o portatori persistenti esclusivamente se in famiglia vi sia un membro ha avuto febbre reumatica acuta. Non vi è indicazione alla profilassi in bambini con TAS elevato e/o aspecifici dolori articolari. Una complicanza della faringotonsillite può essere la febbre reumatica acuta.

Quando si dà l’antibiotico con la febbre reumatica

Questa patologia colpisce 1 su 100.000 persone, soprattutto bambini tra i 5 e i 15 anni. Febbre, dolore e gonfiore delle articolazioni (artrite) sono le principali manifestazioni, che in alcuni casi possono diventare severe portando a complicanze importanti come la cardite, un’infiammazione dei tessuti a carico del pericardio, del miocardio e dell’endocardio. La profilassi è indicati per 5 anni nei pazienti con febbre reumatica senza cardite, per 10 anni nei pazienti con febbre reumatica con cardite senza ulteriori complicanze cardiache e fino ai 40 anni di età nei pazienti con febbre reumatica con cardite e con ulteriori complicanze cardiache.

Quando si dà l’antibiotico con le Infezioni delle vie urinarie

La profilassi è da considerare necessaria solo nei seguenti casi dopo un episodio acuto di pielonefrite in attesa degli accertamenti strumentali, in caso di RVU >3° grado e in soggetti con RVU 3 episodi 6 mesi o >4 episodi in un anno)

Meningite meningococcica

La profilassi è indicata quando ci sono stati contatti domestici o a scuola, in soggetti esposti direttamente alle secrezioni orali del caso indice (baci, uso dello stesso spazzolino da denti, respirazione bocca a bocca, intubazione endotracheale) nei 7 giorni precedenti lo sviluppo di malattia o in caso di frequentazioni prolungate (pranzi in comune, riposo nella stessa camera)

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