Diabete tipo 2, le mandorle riducono i fattori di rischio
Una manciata di mandorle introdotte nella dieta dei pazienti con un controllato diabete di tipo 2 possono ridurre i rischi della malattia.
Le mandorle potrebbero essere un valido alleato contro il diabete di tipo 2. Due recenti studi hanno confermato questa tesi perché questi frutti hanno un profilo nutrizionale particolare, basso per indice glicemico e ricco di nutrienti, incluse proteine che combattono la fame, fibre alimentari che saziano, grassi buoni e vitamine e sali minerali, come la vitamina E (7,3 mg/28 g), magnesio e potassio.
La prima ricerca, pubblicata sul Journal of Metabolic Syndrome and Related Disorders, è stata condotta su un campione di indiani asiatici con diabete di tipo 2 e livelli di colesterolo alti e ha dimostrato che sostituire il 20% delle calorie con mandorle intere crude – un cibo già familiare nella cultura indiana – in una dieta ben bilanciata, migliorava significativamente i parametri della salute del cuore legati al diabete di tipo 2.
Il secondo studio, invece, comparso sul Nutrition & Metabolism, e condotto su partecipanti cinesi con diabete di tipo 2, che seguivano una dieta sana per il cuore, ha valutato l’effetto dell’aggiunta di 60 grammi di mandorle al giorno sul mantenimento dei livelli di zucchero nel sangue e sui fattori di rischio di malattie cardiovascolari. La dieta con le mandorle offriva complessivamente una qualità nutrizionale migliore, ma nessuna dieta – con mandorle o senza – ha migliorato la condizione dello zucchero nel sangue o i fattori di rischio cardiovascolare, come ci si aspettava.
I ricercatori, però, hanno scoperto che, in alcuni pazienti con diabete di tipo 2 piuttosto ben controllato, la dieta con le mandorle abbassava il livello di glucosio sierico a digiuno (che misura i livelli di zucchero nel sangue dopo il digiuno) del 6% e l’emoglobina A1c (che misura i livelli medi di zucchero nel sangue in un periodo dai due ai tre mesi) del 3%.