Bambini con ADHD: cosa può fare la scuola per aiutarli?
Le scuole possono aiutare i bambini con ADHD. Ecco come, secondo un nuovo studio.
Le scuole possano sostenere i bambini con ADHD e migliorarne i sintomi, oltre che massimizzare i loro risultati accademici. A confermarlo è un nuovo studio condotto dai membri della University of Exeter e pubblicato sulla rivista Review of Education, i cui autori hanno constatato che gli interventi che includono il sostegno individuale e l’attenzione all’autoregolamentazione possono effettivamente migliorare i risultati accademici dei bambini.
Gli autori dello studio spiegano che circa il 5% dei bambini soffre di ADHD, e ciò significa che la maggior parte delle aule includerà almeno un bambino con questa condizione. Questi bambini fanno fatica a stare fermi, a concentrarsi e a controllare gli impulsi, quindi sarà fondamentale riuscire a trovare un approccio adeguato che possa migliorarne il comportamento e i risultati scolastici.
Il team di ricerca ha esaminato 28 studi in merito alle misure non farmacologiche volte a supportare i bambini con ADHD nelle scuole. Grazie alla loro meta-analisi, gli esperti hanno compreso che per migliorare l’autoregolamentazione dei bambini è necessario aiutarli a capire come si sentono dentro, a notare i trigger e ad evitarli se possibile, e a fermarsi a pensare prima di rispondere.
Il team ha anche scoperto che utilizzare delle pagelle giornaliere, da condividere sia a casa che a scuola, può aiutare i bambini a tenere a bada i sintomi dell’ADHD. I bambini hanno inoltre bisogno di avere degli obiettivi giornalieri, e di essere premiati al raggiungimento di ciascun obiettivo.
Gli autori dello studio spiegano che la loro ricerca conferma il fatto che gli interventi non farmacologici nelle scuole possono aiutare i bambini a raggiungere il loro potenziale in termini di risultati accademici e non solo.
via | ScienceDaily