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Assistere a episodi di bullismo danneggia la salute mentale

Gli studenti che assistono a episodi di bullismo corrono un maggior rischio di riportare sintomi depressivi ed altri problemi. Ecco cosa rivela un nuovo studio.

Assistere a episodi di bullismo danneggia la salute mentale

Assistere ad episodi di violenza all’età di 13 anni aumenta il rischio successivo di soffrire di problemi psico-sociali e accademici all’età di 15 anni. A suggerirlo è un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Montréal e pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health, che ha preso in esame un campione di quasi 4.000 studenti delle scuole superiori. I ricercatori hanno testato la relazione tra l’aver assistito a episodi di bullismo e il successivo comportamento antisociale (uso di droghe, delinquenza), disagio emotivo (ansia sociale, sintomi depressivi) e problemi con il rendimento accademico.

Studi precedenti

spiegano gli autori

avevano già suggerito che gli adolescenti che erano testimoni di episodi di violenza potessero sperimentare problemi psicologici di tipo post-traumatico, ma non si poteva escludere che gli studenti che mostrano effetti dopo aver assistito a tali eventi, non avessero già problemi in precedenza.

 

Per il nuovo studio, gli esperti hanno avuto a disposizione informazioni psicologiche sugli studenti prima di assistere alla violenza, e questo può fare una grande differenza in termini di risultato.

Ci sono state meno interferenze da confondenti e meno spiegazioni plausibili. Inoltre, siamo stati in grado di seguire gli studenti un paio di anni più tardi, e questo è stao un enorme vantaggio.

Dallo studio è emerso che coloro che avevano assistito agli episodi più gravi (aggressioni fisiche, uso di armi) hanno avuto maggiori probabilità di usare droghe. L’effetto era lo stesso per la violenza nascosta o velata (furto e vandalismo). D’altra parte, la testimonianza di violenze minori (minacce e insulti) comportava un maggior consumo di droghe, problemi come ansia sociale, sintomi depressivi e diminuzione dell’impegno e della partecipazione a scuola.

Naturalmente, le relazioni familiari e il supporto da parte della comunità rappresentano importanti risorse per poter facilitare le strategie di coping dopo essere stati esposti agli eventi che infliggono danni psicologici o fisici, e impediscono la desensibilizzazione alla violenza, che contribuisce anche al comportamento aggressivo nei giovani.

via | ScienceDaily

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