Tetano, un terzo dei casi segnalati in Europa sono italiani
Sono sempre meno frequenti i casi di tetano in Europa: un terzo però delle infezioni porta la firma italiana.
Sono in calo i dati relativi al tetano in Europa, ma c’è un dato che deve far salire l’allerta in Italia. Un terzo dei casi di tetano segnalati in Europa sono segnalati dal nostro Paese. A darne notizie è il rapporto del Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc), riferito al 2016, che segnala 89 casi di cui 30 appunto nel nostro paese.
Il numero, sia in Italia sia in totale, è comunque in discesa rispetto al 2015, quando si sono verificati 117 casi di cui 48 da noi. Oltre sette casi su dieci si verificano in persone oltre i 65 anni, e in questa fascia d’età le donne colpite sono il doppio degli uomini, al contrario di quello che avviene in tutte le altre. La maggior parte delle infezioni si verifica nei mesi estivi, con un picco a settembre, in virtù delle maggiori attività all’aperto. Gli esperti commentano:
“Nell’Ue il numero di casi è il più basso tra quelli registrati dal 2012. La maggior parte dei casi è stata riportata negli anziani, probabilmente in relazione a una bassa copertura vaccinale o ad una diminuita immunità in questa fascia d’età, con un tasso più alto visto per le donne. E’ probabile che le donne sopra i 65 anni abbiano avuto meno opportunità per fare il vaccino rispetto ai maschi della stessa età”.
Ricordiamo che in Italia il vaccino è obbligatorio per tutti i nuovi nati e la somministrazione viaggia in tandem difterite, pertosse, poliomielite ed epatite. È poi fondamentale non trascurare i richiami.