Vaccini contro la resistenza agli antibiotici: gli studi di Rino Rappuoli
Rino Rappuoli, considerato il padre dei vaccini moderni, sostiene che potrebbe arrivare un vaccino contro la resistenza agli antibiotici.
Vaccini contro la resistenza batterica agli antibiotici? E’ quello che stanno studiando alcuni esperti internazionali, come ad esempio il microbiologo Rino Rappuoli, considerato il padre italiano dei vaccini moderni. Insieme al suo team, ad esempio, ha ideato il vaccino contro il meningococco B, utilizzato con successo in tutto il mondo.
A cosa serve un vaccino contro i batteri resistenti agli antibiotici? Serve a prevenire la morte di circa 700mila persone che nel mondo sono decedute a causa di infezioni resistenti, per le quali gli antibiotici a disposizione non hanno funzionato come trattamento. Nella maggior parte dei casi si tratta di infezioni ospedaliere contratte durante il ricovero di pazienti sottoposti a terapie che abbassano le difese del sistema immunitario.
Secondo i recenti tassi dell’Oms, da qui al 2050 i superbug saranno responsabili di circa 10 milioni di decessi l’anno. Il microbiologo Rino Rappuoli racconta che stanno lavorando per sviluppare vaccini per rispondere alla resistenza batterica agli antibiotici, ma anche vaccini per prevenire il tumore alla prostata e il cancro al seno. Adesso stanno sperimentando il vaccino contro il gonococco, che provoca la gonorrea.
L’esperto poi sottolinea:
Negli anni abbiamo pensato più ai bambini che agli anziani, ma ora che la vita si è allungata dobbiamo cominciare a fare qualcosa anche per loro, servono vaccini che contrastino le malattie che colpiscono gli over 65.
Senza dimenticare l’importanza dei vaccini per i paesi del Terzo Mondo:
C’è un vaccino registrato contro la malaria. A fine anno, come ha indicato l’Oms, verrà usato in tre Paesi africani. Non è un vaccino perfetto perchè ha un’efficacia che va dal 30 al 50% a seconda della dose e della fascia di età. Ma è già qualcosa.
Via | Ansa
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