Alzheimer, scoperto il meccanismo alla base della perdita della memoria
È il primo studio su pazienti a dare un risultato così importante per la diagnosi precoce e la cura della malattia di Alzheimer.
È stato scoperto un ruolo chiave di una piccola regione cerebrale nella malattia di Alzheimer. Si tratta dell’area tegumentale ventrale. Questa area è deputata al rilascio di una importante molecola «messaggera» del cervello, la dopamina, in neurotrasmettitore della felicità. Quando funziona poco o male a farne le spese è l’ippocampo e soprattutto la sua capacità di ricordare.
È una notizia davvero molto importante perché potrebbe rivoluzionare sia le terapie future (probabilmente serviranno degli stimolatori di dopamina) sia i tempi di diagnosi, rendendoli decisamente più precoci. Lo studio è stato firmato da Annalena Venneri, dello Sheffield Institute for Translational Neuroscience (SITraN) in Gran Bretagna, che ha commentato:
«La nostra scoperta indica che se una piccola area di cellule del cervello, chiamata area tegmentale ventrale, non produce la corretta quantità di dopamina per l’ippocampo, un piccolo organo situato dentro il lobo temporale, questo non funziona più in modo efficiente. L’ippocampo è associato con la formazione di nuovi ricordi, per questo la scoperta è cruciale per la diagnosi precoce dell’Alzheimer. Il risultato mostra un cambiamento che scatta repentinamente e che può innescare l’Alzheimer».
E ha inoltre aggiunto:
«Un altro possibile beneficio di questa scoperta è che potrebbe portare a un’opzione di trattamento differente della malattia, con la possibilità di cambiarne o fermarne il corso molto precocemente, prima che si manifestino i principali sintomi. Adesso vogliamo stabilire quanto precocemente possono essere osservate le alterazioni nell’area tegmentale ventrale e verificare anche se queste alterazioni possono essere contrastate con trattamenti già disponibili».
Via | Corriere