Tatuaggi hi tech per monitorare i pazienti attraverso la pelle
Tatuaggi di ultima generazione utilizzati come dispositivi medici per monitorare la salute di pazienti cronici o di atleti anche per 3 giorni consecutivi.
I tatuaggi stanno vivendo una seconda generazione. Non più disegni permanenti sulla pelle, ma dispositivi hi tech per monitorare la salute dei pazienti. Sono dei sensori della collaborazione fra Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova, Università Statale di Milano e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. A cosa servono effettivamente? Potrebbero essere utili per effettuare elettrocardiogrammi e altri test diagnostici.
Questi tatuaggi si basano su elettrodi, stampati direttamente sulla carta dei tatuaggi trasferibili utilizzando una stampante a getto di inchiostro e inchiostri organici, sono compatibili con ogni zona del corpo, anche il viso. Permette di trasmettere un segnale elettrico per un periodo può durare fino a 3 giorni, senza l’utilizzo di gel. Hanno anche un basso impatto economico perché i nuovi sensori costano poco, sono facili da usare, si possono lavare via con acqua e sapone proprio come i tatuaggi temporanei.
Sono inoltre perforabili, vale a dire che peli e capelli possono crescere attraverso la superficie dell’elettrodo senza danneggiarlo e ovviamente senza danneggiare esteticamente il paziente. Questa caratteristica li rende compatibili per eseguire elettroencefalogrammi su lunghi periodi. Paolo Cavallari, dell’Università Statale di Milano, ha commentato:
“Con i nuovi elettrodi potremo registrare segnali elettrofisiologici sulla pelle dei pazienti e degli atleti per lunghi periodi e senza intralciare o impedire le normali attività. Nel caso di pazienti che devono sottoporsi spesso a questo tipo di esami o essere monitorati in maniera continuativa, crediamo sia un bel vantaggio”.
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