I cambiamenti della personalità non preannunciano la malattia di Alzheimer
I cambiamenti della personalità non preannunciano la malattia di Alzheimer. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
Per anni, scienziati e medici hanno cercato di comprendere se i cambiamenti della personalità e del comportamento potrebbero apparire prima dell’insorgenza della malattia di Alzheimer e della demenza. A rispondere a questa domanda è un nuovo studio pubblicato su JAMA Psychiatry, secondo cui non nessuna prova sosterrebbe l’idea che i cambiamenti di personalità inizino prima dell’insorgenza clinica di demenza o decadimento cognitivo lieve.
Per giungere a questa conclusione, gli esperti hanno esaminato la personalità e le valutazioni cliniche ottenute tra il 1980 e il 2016 da un campione di più di 2.000 individui che inizialmente non mostravano alcun problema cognitivo. Circa il 18% dei partecipanti in seguito ha sviluppato demenza o decadimento cognitivo lieve, ma esaminando i dati gli esperti non avrebbero notato cambiamenti nella personalità dei partecipanti che in seguito hanno tali condizioni, rispetto a quelli che invece non hanno manifestato problemi cognitivi.
Detto ciò, se è vero che il cambiamento della personalità non è risultato un segno precoce di demenza, lo studio sottolinea comunque che modifiche nei tratti della personalità rappresentano comunque fattori di rischio per la demenza, per cui non vanno sottovalutati. In particolar modo, medici e familiari dovrebbero tenere sotto controllo problemi come maggiore apatia, irritabilità, cambiamenti dell’umore e altri sintomi comportamentali che influenzano la qualità della vita sia per i pazienti che per i loro assistenti.
via | ScienceDaily