Donare il sangue: tutto quello che devi sapere
Donare il sangue è un gesto di solidarietà e di grande responsabilità: ad oggi, in Italia, le donazioni di sangue vengono effettuate in modo del tutto spontaneo e gratuito, oltre che anonimo, e permettono di salvare molte vite ogni anno
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Sentiamo spesso dire che donare il sangue è un gesto di solidarietà, un atto volontario e di grande responsabilità, e in effetti la donazione di sangue è tutto questo, ma è anche tanto altro. Le donazioni di sangue permettono di salvare migliaia di vite, sono essenziali per poter affrontare numerose malattie, interventi chirurgici e altre condizioni che mettono a rischio la salute di tante persone.
Nel nostro Paese, le donazioni di sangue rappresentano davvero un atto di solidarietà e di generosità, in quanto in Italia le donazioni sono gratuite e in forma del tutto anonima. Con questo sistema, si è potuto contare fino ad oggi sulle donazioni effettuate da 1,6 milioni di persone. Ma il numero di donatori potrebbe crescere ancor di più.
In questo articolo vedremo quali sono i requisiti necessari per poter donare il sangue, scopriremo i benefici che derivano dalle donazioni e come si diventa donatori di sangue.
Perché donare il sangue?
Allo stato attuale, non è possibile creare il sangue necessario per le trasfusioni in laboratorio. Sebbene si stiano facendo molti passi in avanti nella ricerca, la donazione rappresenta il solo strumento a disposizione per fronteggiare numerose emergenze mediche.
Le donazioni di sangue sono essenziali per affrontare e trattare patologie come la talassemia, malattie oncologiche ed ematologiche, leucemie, insufficienza renale e per affrontare delicati interventi chirurgici e trapianti di organo.
La donazione del plasma permette inoltre di mettere a punto dei medicinali essenziali per i pazienti (plasmaderivati), come l’albumina o le immunoglobuline, impiegati per trattare patologie del fegato, emofilia, immunodeficienze e numerose altre malattie.
Diversi tipi di donazione
Prima di vedere come donare il sangue, bisognerà capire di cosa stiamo parlando. Solitamente, quando si parla di questo argomento, si tende a pensare che il solo tipo di donazione possibile sia quello del sangue intero. Sebbene si tratti della modalità più comune, in realtà è possibile scegliere il tipo di donazione da effettuare in base alle proprie caratteristiche.
- Donazione di sangue intero: si tratta della modalità più frequente. Durante il prelievo di sangue, viene raccolta una quantità pari a 450 ml (indistintamente per uomini e donne), dopodiché il sangue verrà suddiviso nelle sue parti principali (globuli rossi, plasma e piastrine).
- Donazione del plasma: dopo la donazione del sangue intero, quella del plasma rappresenta la seconda forma più comune. Il prelievo del plasma – la parte liquida del sangue – si basa su un procedimento detto “plasmaferesi“, grazie al quale è possibile separare il plasma dagli altri elementi del sangue, che verranno quindi reimmessi nel flusso sanguigno.
- Donazione di piastrine: il procedimento è simile a quello della donazione del plasma, e viene detto piastrinoaferesi. In questo caso, però, saranno le piastrine ad essere separate dal plasma e dagli altri elementi corpuscolati, che verranno quindi reimmessi nel circolo sanguigno del donatore.
- Donazioni multiple di emocomponenti: grazie a degli speciali separatori cellulari, è possibile donare in contemporanea diversi elementi del sangue, come globuli rossi e piastrine, o piastrine e plasma.
Donare il sangue: quanto dura?
In base alle diverse modalità di donazione del sangue, sono previste delle tempistiche differenti. La donazione del plasma, ad esempio, ha una durata di circa 50 minuti, mentre quella delle piastrine ha una durata di circa un’ora e mezza. Donare il sangue intero, invece, richiede solitamente circa 15 minuti in tutto.
Come iniziare a donare il sangue?
Se hai deciso di donare il sangue, per prima cosa bisognerà contattare uno dei centri trasfusionali o dei punti di raccolta che si trovano in tutta Italia. Puoi contattare le associazioni di volontariato come Avis, Fidas, Croce Rossa e Fratres.
Per maggiore comodità, prima di recarti al centro trasfusionale potrai contattare la struttura per prenotare un appuntamento, in modo da evitare le file e facilitare il lavoro del personale e dei volontari.
Requisiti per donare il sangue
Donare il sangue è un gesto di grande responsabilità, oltre che di solidarietà. Chi decide di compiere questo gesto, dovrà sottoporsi a una serie di controlli e a un colloquio con un medico per stabilire l’idoneità alla donazione.
L’aspirante donatore verrà quindi invitato a presentare un documento di identità e a compilare un modulo che permetterà di individuare eventuali fattori di rischio che ne precludono (in modo temporaneo o permanente) la possibilità di donare il sangue.
Ma esattamente cosa non si deve fare per donare il sangue? O per meglio dire, quali sono i criteri che permettono di accedere alla donazione e quelli che invece potrebbero ostacolare la possibilità di diventare un donatore di sangue?
Fra i requisiti necessari rientrano:
- Età compresa fra 18 e 60 anni: è possibile accedere alla donazione di sangue anche in età più avanzata (fino ai 70 anni di età) purché venga accertato il buono stato di salute della persona mediante valutazione da parte del medico.
- Peso corporeo non inferiore ai 50 kg
- Sane condizioni di salute
- Condurre un sano stile di vita, evitando dei comportamenti a rischio, come uso di droghe, avere rapporti a rischio o altri fattori che possono influenzare lo stato di salute della persona.
Dopo aver compilato il questionario, l’aspirante donatore avrà un colloquio con un medico. In questa fase potrai rendere noto al medico l’eventuale presenza di malattie (attuali o passate) o l’eventuale assunzione di farmaci.
Dopo il colloquio, il medico potrà stabilire se la persona ha o meno i requisiti per poter procedere con la donazione.
Si può donare il sangue con il ciclo?
Sebbene il ciclo mestruale non possa essere considerato in alcun modo una “malattia” che determina l’impossibilità di donare il sangue, in realtà per la donna sarebbe meglio non donare il sangue durante i giorni delle mestruazioni, ma posticipare la donazione alla fine del ciclo.
Quali sono i valori per donare il sangue?
Abbiamo visto che prima di poter donare il sangue, sarà necessario compilare un questionario e partecipare a un colloquio con un medico. In caso di idoneità, si potrà procedere con il prelievo. Sul sangue prelevato verranno eseguiti alcuni test, come quello per l’HIV, per le epatiti (B e C) e l’esame per la sifilide.
Inoltre, fra gli esami del sangue eseguiti rientreranno anche quello dell’emocromo completo, il test per la determinazione del gruppo sanguigno e l’esame per valutare il livello di emoglobina nel sangue. Veranno valutati anche i valori della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.
I donatori periodici potranno inoltre ricevere ulteriori controlli, come quello della glicemia, creatininemia, l’alanina amino transferasi, il test del colesterolo (totale e HDL), quello per i trigliceridi, protidemia totale e valori della ferritina.
Il giorno della donazione
Cosa mangiare prima di donare il sangue? Solitamente, nel giorno della donazione si consiglia di consumare una colazione leggera, a base di frutta, pane, tè e spremute. Non sarà necessario presentarsi a digiuno.
Cosa fare dopo aver donato il sangue?
Al termine della donazione, invece, sarà opportuno rimanere a riposo per qualche minuto. Presso il centro di donazione sarà offerto un piccolo pasto per reintegrare le energie e i liquidi persi. Nelle ore successive al prelievo è preferibile non fumare, non bere alcolici ed evitare attività fisiche eccessivamente faticose.
Cosa succede al corpo quando si dona il sangue?
Esistono degli effetti collaterali della donazione del sangue da conoscere? Solitamente, i rischi connessi al prelievo del sangue sono pochi e non gravi. Potresti riportare una lieve ecchimosi sul punto di prelievo, mentre in alcuni e rari casi il soggetto potrebbe svenire a causa di una reazione emotiva, più che per il prelievo in sé. E’ molto raro che si presentino effetti collaterali più gravi.
Quanto tempo ci vuole per recuperare il sangue donato?
Il completo recupero del volume di sangue donato avviene solitamente entro 2 giorni dal prelievo, mentre entro circa 8 settimane si avrà un completo recupero dei globuli rossi.
Chi dona il sangue a cosa ha diritto?
Parliamo innanzitutto di un tema molto importante, ovvero quello dell’assenza di qualsivoglia tipo di retribuzione in seguito alla donazione del sangue. C’è chi si domanda quanto si guadagni a donare il sangue, ma in realtà questo gesto è del tutto gratuito, oltre che anonimo, per cui non è prevista in alcun modo una remunerazione in denaro.
Peraltro, ricevere denaro per la donazione di sangue rappresenta un reato perseguibile dalla legge.
Ma per quale motivo in Italia non si ricevono soldi per le donazioni di sangue? E perché non si può vendere il sangue?
Oltre che per motivi etici (ricevere un compenso per la donazione porterebbe chi ha poche risorse a donare molto sangue anche a rischio della propria salute), la donazione gratuita rappresenta un ulteriore elemento di sicurezza per chi riceverà il sangue, in quanto si avrà una maggiore certezza che chi ha donato non nasconde potenziali patologie o condizioni sfavorenti la donazione.
Secondo Giampietro Briola, direttore dell’Avis, questo sistema garantisce un funzionamento più efficace e sicuro per tutti gli attori in gioco:
Siamo convinti che così funzioni meglio. È una forma più rispettosa della persona. Quella che dà e quella che riceve. Si viene spinti soltanto dall’obbligo etico e basta. Come “ricompensa” si ricevono soltanto i propri esami del sangue, che sono più approfonditi per i donatori sopra i 50 anni di età quando è più facile vi siano disturbi.
Quali vantaggi ha chi dona il sangue?
Dal momento che non è prevista alcuna remunerazione di tipo economico, chi dona il sangue a cosa ha diritto? Oltre alla consapevolezza di aver fatto qualcosa di concreto ed enorme per il bene della propria comunità, il donatore di sangue avrà “diritto” alla valutazione gratuita dello stato di salute, mediante visita medica ed analisi del sangue (emocromo completo, test per l’HIV, epatite B, epatite C e sifilide).
Inoltre, i donatori regolari avranno diritto a controlli più specifici, per valutare i livelli del colesterolo, dei trigliceridi e altri valori.
In più, i donatori possono ricevere il vaccino antinfluenzale in modo gratuito, e – se lavoratori dipendenti – potranno usufruire di un giorno di permesso dal lavoro nella giornata della donazione.
Donazione del sangue: 5 falsi miti da sfatare
Chi dona il sangue vive di più? Donare il sangue fa dimagrire? E soprattutto, donare il sangue fa male o fa bene alla salute? Di falsi miti intorno al tema della donazione ne esistono a dozzine, e spesso, purtroppo, si tratta di bufale che tendono a scoraggiare anche i più generosi aspiranti donatori. Per fugare ogni possibile dubbio, vogliamo sfatare alcuni dei più comuni falsi miti.
Donare il sangue fa male alla salute
Falso: quando si valutano i pro e i contro della donazione di sangue, è difficile trovare dei punti a sfavore. Ciononostante, c’è chi ritiene che questo gesto possa in qualche modo danneggiare la salute del donatore. In realtà il donatore non corre alcun rischio, dal momento che viene seguito durante l’intera fase pre e post-prelievo, in seguito al quale potrà riposare per qualche minuto e recuperare i liquidi persi grazie a un leggero spuntino.
È possibile donare il sangue solo una volta l’anno
Falso: ogni quanto donare il sangue è un altro argomento spesso al centro di bufale e informazioni poco chiare. In realtà, per quanto riguarda il sangue intero, si possono effettuare donazioni ogni 3 mesi (per gli uomini e per le donne che non sono in età fertile). Le donne in età fertile potranno donare sangue intero due volte l’anno.
Chi prende farmaci non può donare il sangue
Vero e falso: in realtà le cose non stanno esattamente così. Non tutti i farmaci, infatti, precludono la possibilità di donare, sebbene sia vero che alcuni tipi di terapie possono risultare incompatibili con la donazione. Non possono donare il sangue, inoltre, coloro che da meno di 4 mesi hanno subito un intervento chirurgico o esami endoscopici.
Quando doni il sangue vieni pagato
Falso (in Italia): se è vero che in molti Paesi esteri la “donazione” di sangue avviene dietro retribuzione, in Italia le cose non stanno così. Non solo non è possibile comprare o vendere sangue, ma è anche proibito dalla legge.
I vegani non possono donare sangue
Falso: anche stavolta si tratta di un falso mito bell’e buono. Purché goda di un buono stato di salute e superi i controlli necessari per partecipare alla donazione, una persona vegana o vegetariana può tranquillamente donare il sangue ed altri emocomponenti.
Fonti